...i problemi di Vasto aspettano
Ci attende una campagna elettorale molto particolare: ne vedremo di tutti i colori. Al grido di “tutti contro tutti”, o, biblicamente, “muoia Sansone con tutti i Filistei”, assisteremo a colpi bassi e stilettate da far impallidire. Col risultato, ed è preoccupante, che i programmi, l’attenzione ai problemi di questa città, tanti ed irrisolti, saranno annullati dalle maldicenze e dalle imprecazioni. Cosa fare per il turismo, per la viabilità interna, per il centro storico, per il depauperamento del patrimonio conservato nei magazzini di Palazzo d’Avalos: passerà tutto in secondo piano rispetto ai personalismi e alle lotte fratricide. Avremmo bisogno di altro, avremmo bisogno di una politica, da una parte e dell’altra, che sappia individuare, concretamente, le priorità e i punti nevralgici sui quali intervenire. Macché. La confusione e l’eccesso nei toni e nelle polemiche non potranno che nuocere ad una collettività che vuole essere governata, che attende risposte. E invece per tre mesi parleremo di Tizio e di Caio, degli sgambetti reciproci e degli sbalzi umorali di Sempronio, il tutto condito, come nelle migliori telenovele, di gustosi (o disgustosi) retroscena. Speriamo, almeno, che maggio arrivi presto.
Giacinto Zappacosta
pubblicato su Il Grillo
Ci attende una campagna elettorale molto particolare: ne vedremo di tutti i colori. Al grido di “tutti contro tutti”, o, biblicamente, “muoia Sansone con tutti i Filistei”, assisteremo a colpi bassi e stilettate da far impallidire. Col risultato, ed è preoccupante, che i programmi, l’attenzione ai problemi di questa città, tanti ed irrisolti, saranno annullati dalle maldicenze e dalle imprecazioni. Cosa fare per il turismo, per la viabilità interna, per il centro storico, per il depauperamento del patrimonio conservato nei magazzini di Palazzo d’Avalos: passerà tutto in secondo piano rispetto ai personalismi e alle lotte fratricide. Avremmo bisogno di altro, avremmo bisogno di una politica, da una parte e dell’altra, che sappia individuare, concretamente, le priorità e i punti nevralgici sui quali intervenire. Macché. La confusione e l’eccesso nei toni e nelle polemiche non potranno che nuocere ad una collettività che vuole essere governata, che attende risposte. E invece per tre mesi parleremo di Tizio e di Caio, degli sgambetti reciproci e degli sbalzi umorali di Sempronio, il tutto condito, come nelle migliori telenovele, di gustosi (o disgustosi) retroscena. Speriamo, almeno, che maggio arrivi presto.Giacinto Zappacosta
pubblicato su Il Grillo
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