Ennesimo scempio
Apprendiamo da fonti giornalistiche l’ennesimo atto vergognoso, a danno della natura, che la giunta Lapenna Quater si appresta a compiere.
Ci riferiamo alla richiesta, inviata in Regione, di allargamento della pista ciclabile sulle dune di Vasto Marina.
Passi per l’ennesima occupazione politica dell’area SIC di Vasto Marina.
A proposito, chi gestirà quell’area: gli stessi che hanno presentato il piano?
Ma che si cerchi di insinuare, come ha affermato l’assessore A. Suriani che “i pini hanno meno valore della zona dunale” solo per giustificarne il loro abbattimento, questo non è accettabile.
In base a quale criterio è stata fatta questa valutazione?
Di quali valori si parla?
Certamente di quelli economici. Visto che in ballo c’è un altro stanziamento da duecentomila euro.
Non ci convincono poi le dichiarazioni da botanico improvvisato del Consigliere Fabio Giangiacomo. Le piante se sono malate si curano, non si abbattono, egregio consigliere di maggioranza.
Ma evidentemente l’abbattimento delle piante, pini in primis, è una costante di questa amministrazione. Che da una parte scimmiotta di ambientalismo: l’assessore A. Suriani ed altri componenti di Giunta sono fortemente impegnati nella costituzione del nuovo Parco della Costa Teatina. E da un’altra parte segano, disboscano e abbattono alberi neanche fossimo in Amazzonia, in balia delle multinazionali del legno.
Non regge poi la giustificazione che si debba allargare la pista per evitare multe ai pedoni. Ci sembra strano che questa amministrazione, sempre pronta e solerte nel multare gli automobilisti si preoccupi di questo aspetto.
Chiediamo quindi alla Regione Abruzzo di dare parere negativo all’allargamento della pista ciclabile sulle dune, perché questo comporterebbe l’abbattimento di innumerevoli alberi ad alto fusto e di inestimabile pregio.
Vasto 9 Febbraio 2011
Costituente Ecologista
Antonino Spinnato
Apprendiamo da fonti giornalistiche l’ennesimo atto vergognoso, a danno della natura, che la giunta Lapenna Quater si appresta a compiere.Ci riferiamo alla richiesta, inviata in Regione, di allargamento della pista ciclabile sulle dune di Vasto Marina.
Passi per l’ennesima occupazione politica dell’area SIC di Vasto Marina.
A proposito, chi gestirà quell’area: gli stessi che hanno presentato il piano?
Ma che si cerchi di insinuare, come ha affermato l’assessore A. Suriani che “i pini hanno meno valore della zona dunale” solo per giustificarne il loro abbattimento, questo non è accettabile.
In base a quale criterio è stata fatta questa valutazione?
Di quali valori si parla?
Certamente di quelli economici. Visto che in ballo c’è un altro stanziamento da duecentomila euro.
Non ci convincono poi le dichiarazioni da botanico improvvisato del Consigliere Fabio Giangiacomo. Le piante se sono malate si curano, non si abbattono, egregio consigliere di maggioranza.
Ma evidentemente l’abbattimento delle piante, pini in primis, è una costante di questa amministrazione. Che da una parte scimmiotta di ambientalismo: l’assessore A. Suriani ed altri componenti di Giunta sono fortemente impegnati nella costituzione del nuovo Parco della Costa Teatina. E da un’altra parte segano, disboscano e abbattono alberi neanche fossimo in Amazzonia, in balia delle multinazionali del legno.
Non regge poi la giustificazione che si debba allargare la pista per evitare multe ai pedoni. Ci sembra strano che questa amministrazione, sempre pronta e solerte nel multare gli automobilisti si preoccupi di questo aspetto.
Chiediamo quindi alla Regione Abruzzo di dare parere negativo all’allargamento della pista ciclabile sulle dune, perché questo comporterebbe l’abbattimento di innumerevoli alberi ad alto fusto e di inestimabile pregio.
Vasto 9 Febbraio 2011
Costituente Ecologista
Antonino Spinnato
Gentile Direttore,
RispondiEliminaio ero presente in Consiglio, il sig.Spinnato probabilmente no. Mi sembra strano che, da ambientalista quale si autodefinisce, voglia accusare l'amm.ne Lapenna di insensibilità ambientalista, mentre da vari settori cittadini si rimprovera al sindaco una eccessiva attenzione per la difesa dell'ambiente, la riserva, il "fratino" ed altre amenità. La verità, come al solito, è un'altra! Quando fu progettata la pista ciclabile di Vasto Marina, ci fu una mezza rivolta degli albergatori e di altre settori che, sempre in nome della difesa della natura, ma in vertà per motivi inconfessabili, si opposero "strenuamente" a qualsiasi ipotesi di pista ciclabile; solo dopo una lunga ed estenuante trattativa o, come si direbbe oggi, una concertazione, si ottenne l'assenso per la realizzazione di un tracciato molto contenuto, diciamo pure stretto, riservato solo alle biciclette. Ad apertura avvenuta della pista il successo è stato strepitoso e, per alcuni, inaspettato. Solo allora tutti capirono il livello di gradimento dei cittadini che, insensibili al grido di dolore degli albergatori, adottarono subito la pista non solo per la classica passeggiatina in bici, ma anche e soprattutto per la tradizionale e salutare passeggiata a piedi, anche per scoprire angoli stupendi della marina del tutto sconosciuti. Da qui la richiesta all'Amministrazione di allargare la pista con un marciapiedi, largo solo un metro, da riservare ai pedoni. Ma, ad oggi, non è deciso nulla! Va detto che in Consiglio Comunale ci si è limitati a votare a favore di un "auspicio", visto che la parola fine sull'assetto dell'area SIC sarà detta dalla Regione: Sarà infatti quell'Organo Amministrativo che, passati i sessanta giorni di legge, discuterà le osservazioni e licenzierà il Piano, ci si augura con un parere favorevole al marciapiedi di cui sopra. Quindi, ripeto, nulla di deciso definitivamente. Personalmente mi auguro che l'allargamento si faccia e si renda fruibile l'intero tracciato a pedoni e ciclisti: le dune non corrono alcun rischio! Anzi a questo punto faccio voti perchè i nostri Consiglieri Regionali ("nostri" nel senso di "vastesi")al momento della discussione del Piano, in Regione, si facciano sentire e rappresentino gli interessi della collettività.
Molto interesante, caro Preside, il Tuo riferimento alla "passione ecologica" dei nostri albergatori. Da questo punto di vista, Vasto deve fare un salto di qualità. Grazie dell'intervento.
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