Pubblico, con ritardo, questa riflessione del Preside D'Adamo
Ho appena finito di leggere i lanci di agenzia di tre interventi di Berlusconi: al PDL, ai Cristiano Riformisti e ai Repubblicani e, costernato, penso che questo sabato 26 febbraio 2011 resterà a lungo nella nostra memoria per diversi motivi. Dopo gli imbarazzanti scandali di natura sessuale e le posizioni critiche di tanti esponenti cattolici, tutti si aspettavano da Berlusconi degli interventi “riparatori” per addolcire la pillola e farsi perdonare soprattutto dalla base cattolica che, per la verità, non aspettava altro o“confessione” migliore per dimenticare. E puntuale questa mattina è arrivata la “professione di fede” nel matrimonio e la condanna delle unioni gay, e ancora: l’assoluta avversità alle adozioni da parte dei single con la promozione definitiva del “Testamento Biologico” nella ultima versione (che nega qualsiasi valore alla volontà personale , precedentemente espressa, in caso di perdita di conoscenza: a decidere come e se il soggetto va curato sarà il medico). Si dirà: nulla di nuovo, sono posizioni già note e condivise all’interno del centrodestra. E’ vero, ma nessuno poteva prevedere che, oltre a ribadire queste posizioni, per reclamizzare di nuovo le scuole private, sferrasse un micidiale fendente alla scuola pubblica! Riferisco il virgolettato: “Libertà significa non mandare i figli alla Scuola di Stato”! Perché ci sarebbero insegnanti che “inculcano principi contrari a quelli dei genitori”. Parole che sarebbero da censurare se fossero state pronunciate dal gestore di una scuola privata, ma in bocca al Presidente del Consiglio suonano oltremodo offensive ed anche stonate visto che quelle scuole dipendono dal suo governo. Perché, signor Presidente del Consiglio, una Scuola di Stato, per definizione laica, dovrebbe limitarsi a trasmettere i “soli” valori dei genitori dei propri allievi ? Atteso che la scuola viene frequentata da figli di cattolici, protestanti, atei, musulmani, socialisti, liberali, conservatori, progressisti e via elencando, quali valori dovrebbe scegliere la scuola? Di quale scuola sta parlando? Lo sa che persino nelle scuole cattoliche non accade ciò che chiede alla scuola statale?
Ho premesso che questo giorno sarà ricordato a lungo: come dimenticare che un Presidente del Consiglio chiede una scuola monoculturale, anzi monovaloriale?
NICOLANGELO D’ADAMO
Ho appena finito di leggere i lanci di agenzia di tre interventi di Berlusconi: al PDL, ai Cristiano Riformisti e ai Repubblicani e, costernato, penso che questo sabato 26 febbraio 2011 resterà a lungo nella nostra memoria per diversi motivi. Dopo gli imbarazzanti scandali di natura sessuale e le posizioni critiche di tanti esponenti cattolici, tutti si aspettavano da Berlusconi degli interventi “riparatori” per addolcire la pillola e farsi perdonare soprattutto dalla base cattolica che, per la verità, non aspettava altro o“confessione” migliore per dimenticare. E puntuale questa mattina è arrivata la “professione di fede” nel matrimonio e la condanna delle unioni gay, e ancora: l’assoluta avversità alle adozioni da parte dei single con la promozione definitiva del “Testamento Biologico” nella ultima versione (che nega qualsiasi valore alla volontà personale , precedentemente espressa, in caso di perdita di conoscenza: a decidere come e se il soggetto va curato sarà il medico). Si dirà: nulla di nuovo, sono posizioni già note e condivise all’interno del centrodestra. E’ vero, ma nessuno poteva prevedere che, oltre a ribadire queste posizioni, per reclamizzare di nuovo le scuole private, sferrasse un micidiale fendente alla scuola pubblica! Riferisco il virgolettato: “Libertà significa non mandare i figli alla Scuola di Stato”! Perché ci sarebbero insegnanti che “inculcano principi contrari a quelli dei genitori”. Parole che sarebbero da censurare se fossero state pronunciate dal gestore di una scuola privata, ma in bocca al Presidente del Consiglio suonano oltremodo offensive ed anche stonate visto che quelle scuole dipendono dal suo governo. Perché, signor Presidente del Consiglio, una Scuola di Stato, per definizione laica, dovrebbe limitarsi a trasmettere i “soli” valori dei genitori dei propri allievi ? Atteso che la scuola viene frequentata da figli di cattolici, protestanti, atei, musulmani, socialisti, liberali, conservatori, progressisti e via elencando, quali valori dovrebbe scegliere la scuola? Di quale scuola sta parlando? Lo sa che persino nelle scuole cattoliche non accade ciò che chiede alla scuola statale?Ho premesso che questo giorno sarà ricordato a lungo: come dimenticare che un Presidente del Consiglio chiede una scuola monoculturale, anzi monovaloriale?
NICOLANGELO D’ADAMO
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