LA BUONA CREANZA CADE NEL FOSSO (MARINO)

Minkia a questo non ci avevo penzato cazzu iu

Francamente non me ne ero accorto, sarà perché non lo leggo più. Ma il pezzo d’apertura di Quiquotidiano del 2 luglio merita due righe. Non conosco l’estensore dell’articolo e mi vergogno per lui. Parlo del pezzo: “Vasto città a vocazione turistica. Per Nomadi”.

Il presunto giornalista (?) mette subito in correlazione gli effluvi di Fosso Marino con la presenza di un gruppo di persone, presumibilmente di Etnia Rom. E si spinge a classificarli per età e per unità di misura ed a definirli piccoli Gheddafini . Cosa c’entra Gheddafi ed i libici con il popolo Rom lo sa solo lui. Ma tant’ è!
Il secondo attacco del pezzo è da reparto alzheimer in fase terminale.
Il tapino si lamenta perché chi ha sostato in quell’area ha lasciato bottiglie di plastica e quant’altro, come souvenir. Chi è che pulirà tutto questo, si interroga? ( Minkia a questo non ci avevo penzato cazzu iu, direbbe suo compare Cettolaqualunque).
Forse perché sono stati costretti a sloggiare in tutta fretta, può essere? In ogni caso quel che hanno lasciato per terra queste persone e ben poca cosa rispetto a quello che lasciano i nostri baldi e coraggiosi giovani, figli dell’avvenire, il sabato sera in giro per la città.

L’estensore poi ci informa che quella zona è potenzialmente “sensibile” ad un incendio per via di qualche sigaretta che possa venire lanciata dal finestrino di qualche auto. Ma si sta parlando di area di sosta o della circonvallazione Histoniense? Si pigghia e corna e si metti in testa ( sempre Cetto)
Il giornalista (?) termina con tre interrogazioni da mago Quelo che evitiamo di trascrivere perché abbiamo pietà dei lettori.

Quel che traspare da questi sproloqui è che questo signore non sa nemmeno che cos’è il genere umano. Confonde le Etnie e le associa con gli scarichi fognari per dare più colore.
Vorrei soltanto rivolgere una domanda, una sola, a questo signore: ma lei da quanto tempo è che non… si confessa?
Si può dire?

Antonino Spinnato