Interessanti spunti da Camminando Insieme
“Manca l’analisi” diceva una canzone di qualche tempo fa. Verrebbe da aggiungere che senza analisi, senza le idee chiare, non si va da nessuna parte. Soprattutto in politica. Se ne occupa in un brillante articolo (Lapenna-bis:riflessioni a margine) l’amico Luigi Spadaccini su Camminando Insieme, rivista giunta al secondo anno. Le tesi sostenute dal direttore del mensile, che poggiano su una logica difficilmente aggredibile, suonano come un richiamo ad una maggiore serietà nel linguaggio e nelle affermazioni. “… se al ballottaggio quasi il 58% delle preferenze – scrive Spadaccini – ha costituito un successo schiacciante vuol dire che per i vastesi qualcosa di buono (o di migliore) era rappresentato dalla riconferma del centro-sinistra al timone della città”. Non solo: “ Quando qualcuno afferma che il 60% dei vastesi non ha voluto Lapenna dimentica, però, ovviamente di dire che percentuali ben più alte e più echeggianti – prosegue l’articolo- sono quelle dei cittadini che non hanno voluto gli altri candidati a sindaco”. Discorso chiaro e ampiamente condivisibile. Sforzarsi, mediante contorcimenti logici, come fa una parte dell’opposizione, di far passare un concetto diverso, vale a dire una sorta di deficit rappresentativo in capo a sindaco, giunta e maggioranza, è tempo perso. Anche per lo scarso impatto sull’opinione pubblica, poco incline a seguire certi voli di fantasia. Quando poi si sente affermare che quel famoso 60% sarebbe in realtà rappresentato dalle opposizioni, ci si inerpica lungo il sentiero paludoso della inconcludenza. Vero è, invece, che gli elettori di centro-destra desiderano che Lapenna governi e affronti i problemi della Città, che sono tanti. Se sbaglierà, sarà criticato, senza sconti, ma che svolga il compito affidatogli a suon di voti. Lo dico da sostenitore di un candidato che, pur avendo raccolto un ampio consenso, non è riuscito a cogliere il risultato sperato, un candidato che sta svolgendo una opposizione seria e matura, aliena dalle carte bollate e dai ricorsi al Tar.
“Manca l’analisi” diceva una canzone di qualche tempo fa. Verrebbe da aggiungere che senza analisi, senza le idee chiare, non si va da nessuna parte. Soprattutto in politica. Se ne occupa in un brillante articolo (Lapenna-bis:riflessioni a margine) l’amico Luigi Spadaccini su Camminando Insieme, rivista giunta al secondo anno. Le tesi sostenute dal direttore del mensile, che poggiano su una logica difficilmente aggredibile, suonano come un richiamo ad una maggiore serietà nel linguaggio e nelle affermazioni. “… se al ballottaggio quasi il 58% delle preferenze – scrive Spadaccini – ha costituito un successo schiacciante vuol dire che per i vastesi qualcosa di buono (o di migliore) era rappresentato dalla riconferma del centro-sinistra al timone della città”. Non solo: “ Quando qualcuno afferma che il 60% dei vastesi non ha voluto Lapenna dimentica, però, ovviamente di dire che percentuali ben più alte e più echeggianti – prosegue l’articolo- sono quelle dei cittadini che non hanno voluto gli altri candidati a sindaco”. Discorso chiaro e ampiamente condivisibile. Sforzarsi, mediante contorcimenti logici, come fa una parte dell’opposizione, di far passare un concetto diverso, vale a dire una sorta di deficit rappresentativo in capo a sindaco, giunta e maggioranza, è tempo perso. Anche per lo scarso impatto sull’opinione pubblica, poco incline a seguire certi voli di fantasia. Quando poi si sente affermare che quel famoso 60% sarebbe in realtà rappresentato dalle opposizioni, ci si inerpica lungo il sentiero paludoso della inconcludenza. Vero è, invece, che gli elettori di centro-destra desiderano che Lapenna governi e affronti i problemi della Città, che sono tanti. Se sbaglierà, sarà criticato, senza sconti, ma che svolga il compito affidatogli a suon di voti. Lo dico da sostenitore di un candidato che, pur avendo raccolto un ampio consenso, non è riuscito a cogliere il risultato sperato, un candidato che sta svolgendo una opposizione seria e matura, aliena dalle carte bollate e dai ricorsi al Tar. 
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