venerdì 20 dicembre 2013

VERSO DAMASCO, E NON SOLO


Associazione culturale
 “IL CINEOCCHIO”

MICHELE GAZICH
Concerto spirituale

“C’è qualcosa di misteriosamente antico nella musica e nella persona di Michele Gazich, un tratto nobile e arcaico che riporta alla memoria la figura del bardo medievale, risvegliato dall’impronta senza tempo con cui canta, quasi recita, a tratti sussurra parole dure come pietre e taglienti come lame, che trovano ispirazione in un universo poetico popolato di immagini folgoranti” (Andrea Milanesi, Avvenire).
Partecipare ad un concerto del Maestro Michele è un rito, ma senza ostentazione, è una celebrazione d’amore in un mondo sempre più carico d’odio.  Ogni sera Gazich intona la sua Guerra Civile: “Dio sopravvive nei dettagli / nelle crepe dei centri commerciali”, scandendo con forza il suo recitar cantando intenso e toccante, che può ricordare l’ultimo Leonard Cohen.
Michele Gazich è anche e soprattutto il suo violino: grazie ad uno stile personale e decisamente innovativo sul suo strumento, che rende il suo suono immediatamente riconoscibile, dopo numerose collaborazioni con artisti italiani, si è fatto apprezzare anche fuori dal nostro paese, con significativi e ripetuti tour in USA ed Europa, fino all’estremo oriente, a partire dagli anni Novanta, con formazioni sinfoniche classiche e contemporaneamente legando il suo lavoro al mondo dei singer-songwriters: da Michelle Shocked a Mary Gauthier, da Eric Andersen a Mark Olson.
Accanto a Michele Gazich, nel Concerto spirituale,  Marco Lamberti, da anni al fianco del Maestro, che si alterna tra chitarra classica, bouzouki e pianoforte.
Le canzoni sono un’antologia del repertorio di Gazich:il centro del concerto è naturalmente il brano Verso Damasco, nel quale Michele Gazich ci ricorda che se non abbiamo l’amore, possiamo solo cadere: la canzone è un ampio affresco in cui la Damasco di San Paolo si sovrappone alla Damasco contemporanea delle “bombe intelligenti per le donne con il velo”. Il brano è caratterizzato da un originale sonorità world, con il bouzouki di Lamberti che propone ciclicamente un riff orientaleggiante. Francesca Rossi, in alcuni brani, affianca il recitar cantando del Maestro con delle eteree e raffinate backing vocals.
Parte importante del concerto sono anche sempre i brani dedicati ai poeti, tra cui ricordiamo Il latte nero dell’alba, la canzone dedicata al poeta di cultura ebraica Paul Celan: nel marzo 2012 il Maestro ha eseguito la canzone a Cracovia, dopo aver viaggiato con gli studenti delle scuole superiori italiana con il “Treno della memoria” verso i campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau.
La musica di Michele è universale, unisce pubblici e sensibilità diversi; i suoi album vengono apprezzati e recensiti si riviste dedicate alla classica, alla canzone e al folk: “Foto della nostra epoca, qualcosa di unico nel panorama della musica d’autore italiana” (Riccardo Santangelo, Amadeus), “Non riesco davvero a trovare in Europa un progetto artistico così vario, originale e ricco” (Guido Giazzi, Buscadero), “Un viaggio di ritorno verso la tradizione cantautorale italiana con in spalla il ricco bagaglio culturale e musicale raccolto negli anni” (Salvatore Esposito, Jam), “Album che promuovono Gazich ai vertici della canzone d’autore contemporanea” (La Stampa).
Il concerto di Gazich non è mai solo un concerto, ma un viaggio interiore che ti porti nel cuore.

Cupello sabato 21 dicembre 2013  ore 19.00 sala consigliare

Ivo Menna, Cineocchio

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