venerdì 25 aprile 2014

Niente spazio alla mobilità ciclistica


PESCARA - I lavori di realizzazione delle rampe di connessione all'asse attrezzato tra il Ponte delle libertà e la strada Pendolo procedono speditamente. Almeno così sembra. Intanto è apparsa, nella sua sobria precarietà paesaggistica di cantiere, ma assolutamente funzionale, la rotatoria su via Atermo e il traffico che scorre lungo questa arteria adesso deve girarci intorno. E bella larga, la rotatoria, capiente, comoda. Un giorno avrà anche le sue belle strisce.
Ecco, aspetto di vedere se ci saranno anche quelle, almeno quelle, dedicate alla mobilità ciclistica, che per adesso si svolge negli stessi spazi della mobilità motorizzata.
Sulla cartellonistica non ci sono indicazioni a riguardo. Per l'occasione ho allora ripescato la Legge nazionale 366/1998: “Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica”. Il comma 2 dell’art. 10 recita: Dopo il comma 2 dell'articolo 14 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, come modificato dall'articolo 10 del decreto legislativo 10 settembre 1993, n. 360, e' inserito il seguente: "2-bis. Gli enti proprietari delle strade provvedono altresì, in caso di manutenzione straordinaria della sede stradale, a realizzare percorsi ciclabili adiacenti purché realizzati in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza". Ci siamo, no? È il nostro caso!
Questo tratto di strada, con i nuovi importanti raccordi, collega due parti vive della città. Vista la tipologia di connessione e la similitudine a raccordi non certamente di tipo urbano, mi chiedo quanta e quale importanza si darà al crescente traffico ciclistico che attualmente si sviluppa su questi tracciati, almeno in direzione nord sud. Sapendo che i diversi milioni di € investiti per queste opere sono ovviamente tutti dedicati al traffico automobilistico, mi vengono strani e preoccupanti pensieri, e cioè che per le biciclette sarà vita dura! Mi sbaglio?

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