sabato 14 novembre 2015

Ci troviamo così nella tristissima situazione di dover combattere un nemico di cui neghiamo l’esistenza. Che vinca il migliore

Esiste una asimmetria nella narrazione dei fatti. Gli eccessi, gli errori commessi dalla Cristianità, anche se non tutto quello che si legge sui libri di storia risponde al vero, a cominciare dalle Crociate, sono, nella vulgata imperante, dei macigni che pesano sulla nostra coscienza, distorcendo le povere menti di noi occidentali, rimbambiti dalla propaganda del politicamente corretto e dalla coglionaggine che abbiamo eletto a stile di vita. Cioè, il male prodotto all’ombra della Croce,  quando pure esiste, proviene, senza necessità di dimostrazione, da Quella, discende dalla nostra Religione in quanto tale, al punto che, rossi di vergogna, non smettiamo di chiedere scusa. Quel complesso di inferiorità e di colpa che ottunde gli animi e svilisce il nostro essere. Viceversa, la scimitarra che taglia le teste, si affannano a spiegarci tutti, non rimanda all’Islam, non è riferibile a quella religione. Ci troviamo così nella tristissima situazione di dover combattere un nemico di cui neghiamo l’esistenza. Che vinca il migliore.

Giacinto Zappacosta

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