Comunque vada, sarà un disastro
Il mondo va alla dimmerse. Ciro Ferrara è stato il peggior allenatore di tutti i tempi, avendo massacrato la Juventus, la squadra che gli era affidata, ed è stato premiato con l’incarico di commissario tecnico della sub 21.
Castiglione (non Messer Marino, e nemmeno Messer Raimondo, ma neanche d’Adda, dove ho preso una multa per eccesso di velocità) tradisce, si pente della scelta fatta e Chiodi se lo ripiglia, come se niente fosse.
Non parliamo poi di certi politici vastesi solo perché è lunedì e non voglio rovinarmi la settimana.
Così va il mondo al giorno d’oggi, ragazzi, e non possiamo farci niente. Sentite questa: gli stati ben formati istituiscono premi per i virtuosi e castighi per gli iniqui (cito a memoria, quella che mi rimane, e sbaglio senz’altro qualche termine, ma non il sugo del discorso). Bella, vero? Il tanto, ingiustamente, vituperato Machiavelli aveva visto giusto. Da allora è passato mezzo millennio, una eternità: in mezzo c’è un abisso, quello nel quale ci troviamo noi, uomini e donne del terzo millennio dopo Cristo, sommersi dalla società liquida, senza punti di riferimento.
È anche vero che lo stesso Machiavelli, nella medesima opera, constata la impossibilità, o giù di lì, che i migliori in assoluto trovino una confacente collocazione all’interno dell’organizzazione statuale. Ma, cacchio, da noi prevalgono i peggiori.
Il mondo va alla dimmerse. Ciro Ferrara è stato il peggior allenatore di tutti i tempi, avendo massacrato la Juventus, la squadra che gli era affidata, ed è stato premiato con l’incarico di commissario tecnico della sub 21.
Castiglione (non Messer Marino, e nemmeno Messer Raimondo, ma neanche d’Adda, dove ho preso una multa per eccesso di velocità) tradisce, si pente della scelta fatta e Chiodi se lo ripiglia, come se niente fosse.
Non parliamo poi di certi politici vastesi solo perché è lunedì e non voglio rovinarmi la settimana.
Così va il mondo al giorno d’oggi, ragazzi, e non possiamo farci niente. Sentite questa: gli stati ben formati istituiscono premi per i virtuosi e castighi per gli iniqui (cito a memoria, quella che mi rimane, e sbaglio senz’altro qualche termine, ma non il sugo del discorso). Bella, vero? Il tanto, ingiustamente, vituperato Machiavelli aveva visto giusto. Da allora è passato mezzo millennio, una eternità: in mezzo c’è un abisso, quello nel quale ci troviamo noi, uomini e donne del terzo millennio dopo Cristo, sommersi dalla società liquida, senza punti di riferimento.
È anche vero che lo stesso Machiavelli, nella medesima opera, constata la impossibilità, o giù di lì, che i migliori in assoluto trovino una confacente collocazione all’interno dell’organizzazione statuale. Ma, cacchio, da noi prevalgono i peggiori.
Bravo! Riscopriamo la virtù dell'indignazione!!!
RispondiEliminaCaro Preside, grazie per il commento. Ho scritto bene "alla dimmerse"?
RispondiEliminaIl preside D'Adamo, al quale ho chiesto consiglio, mi suggerisce "a la dimmerse". Grazie.
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