mercoledì 17 novembre 2010

Ma di cosa hanno paura?

Vietato riprendere

Oggi in Consiglio Comunale ho ripreso l’intervento del Consigliere Fabio Giangiacomo nel suo intervento sul punto all’ordine del giorno inerente le norme tecniche. Lo stesso Consigliere ha ritenuto di chiedere al Presidente del Consiglio di farmi spegnere la telecamera. Per quale motivo? Non stavo mica riprendendo un discorso riservato! Stavo riprendendo un discorso “pubblico” e sottolineo “pubblico” da uno spazio “pubblico” e ribadisco “pubblico”. Eppure questo mio comportamento, forse alla luce del “successo” della ripresa di un intervento del sindaco avvenuto in occasione del precedente Consiglio Comunale, deve aver dato molto fastidio a qualcuno.
Del tutto scomposto e imbarazzato, l'intervento del Presidente del Consiglio che mi intimava di interrompere le riprese. In base a che cosa mi si vieta di riprendere una fase del Consiglio Comunale? E’ una seduta “pubblica” e rafforzo “pubblica”, aperta al popolo. Io ho solo pensato di fare un servizio, mostrando qualche intervento a chi è interessato agli argomenti trattati ma è impossibilitato a presenziare alla seduta.
Ma di che parlano certi “signori” quando abusano del termine “Democrazia”? Ma di che parlano se hanno paura che la gente veda e ascolti quello che i loro rappresentanti dicono in una seduta “pubblica” e riaffermo “pubblica”?
No signori! abbiamo superato il segno e la misura. Siete incredibili. Prima definite una “porcata” la attuale Legge Elettorale perché non permette al popolo di scegliere ed eleggere i propri rappresentanti e poi invece, senza motivazione, cacciate quelli regolarmente eletti, scelti dal popolo, per mettere i non eletti, ma che evidentemente fanno “comodo” a voi. (Parliamo di uno a caso... di me. Scelto personalmente dall'elettorato e sostituito senza uno straccio di ragione, da chi si lamenta del “porcellum”). Ebbene, proprio voi volete impedire ad un cittadino di “mostrare” quello che dite in una seduta “pubblica”? Preferite forse che lo stesso cittadino esponga i fatti con parole proprie, per poterlo contestare e magari con la dialettica porlo alla berlina? No signori! Voi che parlate di trasparenza, voi che parlate di correttezza, voi che parlate, parlate e parlate, dovete avere paura di voi stessi. O avete paura anche di un cittadino … “solo”?

16 novembre 2010

Francescopaolo D'Adamo

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