lunedì 1 novembre 2010

A PROPOSITO DI SANITA'

Lettera aperta del Sig. Molino Francesco Paolo sulla situazione sanitaria del Vastese

Al Presidente della Regione Abruzzo
Ai capigruppo dei partiti presenti in consiglio Regionale
Ai consiglieri Regionali eletti nel territorio Vastese
Al Presidente della Provincia di Chieti
Al Direttore generale della ASL 02
Al Sindaco del Comune di Vasto
Ai capigruppo dei partiti presenti in consiglio Comunale
Ai sindaci dei comuni del territorio del Vastese
Alle organizzazione Sindacali
Al Vescovo di Chieti-Vasto Mons. Forte

Partendo dall’assunto che il sottoscritto è uno che la “malasanità” l’ha vissuta direttamente sulla sua pelle dal lontano 1982, quando a seguito di un intervento per calcolosi, ha portato a sua insaputa una garza in addome subendo poi ben quattro interventi nei successivi cinque anni. E tutt’ora ne paga ancora le conseguenze.

Per cui chi scrive ha conoscenza dei problemi della sanità di questo presidio Ospedaliero, di questo territorio ed in seguito all’ultimo ricovero ( portato in ospedale), ho visto che presso a poco non è cambiato nulla, e la colpa non è del personale che ci lavora ma dei politici che da troppo tempo vogliono gestire la Sanità in modo “clientelare”, a discapito dei cittadini.

Altro che nuovi tagli! Mi auguro che il nuovo Direttore Generale voglia mettere mano a questa situazione cronica di carenza di posti letti, di personale medico e paramedico, voglia mettere riparo alla cattiva organizzazione del sistema e prendere visione direttamente e e verificare tutto ciò, di come tutti i reparti si trovano da anni senza tecnici, infermieri e primari e in quali condizioni il restante personale è costretto a sacrificarsi per sopperire alla suddetta carenza cronica.

Speriamo che il Papa individui qualcuno di questi operatori da poter beatificare.

Attuale situazione:

1) Il Pronto soccorso è senza primario da tanti anni, e siccome è il punto di accesso di questo ospedale, abbiamo la zona industriale, il porto, l’autostrada e al zona montuosa subito alle spalle per cui c’è un'altra probabilità di traumatismi da affrontare. E tutto questo richiederebbe un Pronto Soccorso all’altezza della situazione con un Primario adeguato.
2) La Radiologia che non è attrezzata con personale assistenziale dedicato alle persone che arrivano con le barelle del Pronto Soccorso e bisognose di assistenza. Il sistema dei computer dedicati all’accettazione e refertazione degli esami radiologici spesso è fuori uso e saltano le linee per dare le risposte in tempi brevi.
3) Il reparto Chirurgico attualmente senza Primario e grazie al sacrificio dei medici del reparto che riescono a fare salti mortali, con gli incidenti che sono all’ordine del giorno e spesso tali da mettere in pericolo di vita il malcapitato di turno.
4) L’Ortopedia come il reparto Chirurgico è senza primario e riesce a sopperire a questa mancanza sempre grazie alla dedizione del personale proprio come quello chirurgico.
5) Il reparto di Medicina è nelle stesse condizioni degli altri reparti.
6) La Neurologia purtroppo è senza guida primaziale da tanti anni e sempre grazie al sacrificio del medico responsabile si cerca di far funzionare al meglio il reparto con la collaborazione di tutto il restante personale.
7) La Gastro-Nefro ha il Primario però è costretta ad operare in spazi ristretti e poco idonei all’assistenza dei pazienti e con pochissimi posti letto a disposizione, e….. con “Santi” che operano in reparto.
8) Malattie Infettive, senza Primario da tanti anni e con spazi angusti e poco dignitosi come sala d’attesa dei pazienti e dei prelievi, con code interminabili che arrivano fin giù alle scale.
9) Pediatria sempre senza Primario da tanti anni e costretta a tirare avanti grazie all’operosità del personale tutto del reparto.
10) Inoltre i raparti di Anatomia Patologica, Centro Trasfusionale, Otorinolaringoiatria, Fisioterapia sono collocati in spazi stretti, insufficienti e inidonei per una buona assistenza.
11) Scarsa attenzione è dedicata anche sotto l’aspetto sociale, visto l’alto numero di pazienti del territorio che avrebbero bisogno di essere seguiti per al dipendenza da droghe e alcool.
12) Il medico di famiglia che meglio conosce la storia clinica del suo paziente dovrebbe concordare con l’ospedale il suo ricovero e seguirne il percorso fino a guarigione avvenuta.

Mi auguro che su tutto questo intervenga la Chiesa, considerato che i politici non possono essere in grado di nominare dei Santi.
Provveda Sua Santità a beatificare questi medici che abbiamo.

Membro del Direttivo Verdi Vasto
Francesco Paolo Molino

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