Re Francesco...uno di noi!
di Giuseppe Simonetta
Caserta 28 dicembre 2010
Anche quest’anno, e per la terza volta consecutiva, i Comitati delle Due Sicilie hanno reso omaggio alla memoria di Francesco II di Borbone nel 116° anniversario della sua morte. Con la Santa Messa officiata da Don Antonello Giannotti nella chiesa del Santissimo Nome di Maria sita in Puccianiello di Caserta, i Comitati delle Due Sicilie non hanno voluto solo ricordare l’ultimo Sovrano delle Due Sicilie, ma anche il primo Napoletano, il primo Meridionale ad essere spogliato di tutti i suoi averi, costretto ad allontanarsi dalla sua gente abbandonando la propria casa e la propria Patria...
Il primo tra i Meridionali che con l’avvento dell’ “Italia Una” sono stati derisi, infamati e costretti a diventare forzatamente emigranti, destinati a salire su una nave o su un treno e a morire lontano dai propri affetti e dalle cose più care. Quanti altri uomini e donne del Sud hanno dovuto seguire la medesima sorte del nostro Re in 150 anni di “Questione Meridionale”? Moltissimi; e noi lo sappiamo bene… eppure, quanti dei meridionali di oggi conoscono la vera storia di Re Francesco che non sia quella farcita delle solite tristi menzogne su Franceschiello o re lasagna?
L’omelia di Don Antonello ci ha aiutato a gettare un po’ di luce su una Storia che non ci è mai stata raccontata o che ci è stata tramandata in maniera mendace e distorta. Si è tracciato il ritratto di questo giovane Sovrano e della Sua famiglia che ha sempre fatto dell’amore verso il proprio popolo e la propria terra, il fondamento di qualsiasi azione di governo..La tutela dei più bisognosi, la ricerca e la cura del bene comune, la volontà di disporre di un efficiente apparato statale, la realizzazione di molteplici opere pubbliche, il diuturno impegno e la profonda coscienza delle proprie responsabilità fanno di Francesco di Borbone e della Sua famiglia uno splendido ed attualissimo esempio per gli amministratori ed i politicanti di questo Sud, oggi sempre più presi dal rincorrere i propri interessi, incapaci di assolvere la propria missione, distratti da inutili e sterili polemiche, mentre la loro terra sprofonda sempre di più verso il baratro.
da Comitati Due Sicilie
Sinceramente mi sembra un articolo un pò patetico, un estratto di irriducibile reducismo...
RispondiEliminaLa storia va avanti, nonostante i lamenti comprensibili degli indiani d'America, degli aborigeni australiani e dei sudditi dei....Borboni. Ma allora perchè non rimpiangere gli Angioini, oppure gli Svevi: già! Quando l'abbiamo avuto un sovrano paragonabile a Federico II?