lunedì 31 gennaio 2011

LA CULTURA ALL'ASTA

Un gioiello lasciato nell'incuria

Il Real Sito di Carditello, uno dei gioielli di Terra di Lavoro, va all'asta. Il complesso architettonico settecentesco realizzato a San Tammaro (Caserta) dall’architetto Francesco Collecini, (allievo di Luigi Vanvitelli) ed impreziosito da affreschi di Hackert, è da decenni abbandonato a se stesso e versa in condizioni di vergognoso degrado. La «piccola reggia» faceva parte di un patrimonio di 22 residenze borboniche che avevano la doppia funzione di aziende agricole e di “reali delizie” per il soggiorno della famiglia reale. Fu Carlo di Borbone ad eleggerlo luogo privilegiato per la caccia e l'allevamento di cavalli di razza, mentre il figlio, Ferdinando IV, rifacendosi ai principi dell’illuminismo, lo trasformò in una fattoria modello destinata alla coltivazione del grano e all'allevamento di bovini. Il complesso borbonico, che fino ad ora è stato patrimonio del Consorzio generale di bonifica del bacino inferiore del Volturno, un ente strumentale della Regione Campania, sarà venduto all’asta con una base di partenza di soli 25 milioni di euro.
Una infame beffa per tutti quei casertani, campani (e non solo), che da anni speravano in una seria opera di restauro ed una riapertura al pubblico.
Questo è l’ennesimo esempio di come l’inettitudine, l’ignoranza e la disonestà imperino incontrastate nelle spire di una pubblica amministrazione sempre più nemica del territorio e della popolazione affidatale, sempre più presa a curare i loschi interessi di pochi..
Con la vendita del Real Sito di Carditello si apre una nuova era: forse in un futuro non troppo lontano anche il Real Sito di San Leucio o la stessa Reggia Vanvitelliana potrebbero essere messe all’asta per far fronte ai debiti… Non c’è che dire: ecco, per la nostra terra, un evento in linea con i “festeggiamenti” per i 150 anni di questa Italia…

Giuseppe Simonetta
da Rete inf. Due Sicilie

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