Breve storia di una padana pugliese
All’anagrafe è registrata col nome di Rosa, anzi Rosa Angela, ma per tutti è Rosy: un nome più confacente, meno “terrone”, più presentabile, più “padano”. Rosy Mauro, esponente di spicco della Lega Nord, è nata 48 anni fa a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, da dove si trasferì, quando era già maggiorenne, a Milano. Dopo una breve parentesi nella Uil, diviene capo del sindacato padano, il Sinpa, nonché responsabile territoriale del Carroccio in Emilia Romagna. L’abbiamo vista presiedere, da ultimo, l’infuocata seduta del Senato in occasione dell’approvazione della riforma Gelmini, durante la quale ha combinato tanti di quei pasticci (“un inguacchio” direbbe Di Pietro) che è dovuto intervenire Schifani in persona. Lo aveva detto Totò: i meridionali all’estero si piazzano. Da brava ragioniera (è il suo titolo di studio) Rosa (rectius: Rosy) s’è fatta i suoi conti cogliendo al volo l’occasione. D’altra parte, la Lega va per la maggiore ed accoglie tutti, anche chi rinnega le proprie origini.
All’anagrafe è registrata col nome di Rosa, anzi Rosa Angela, ma per tutti è Rosy: un nome più confacente, meno “terrone”, più presentabile, più “padano”. Rosy Mauro, esponente di spicco della Lega Nord, è nata 48 anni fa a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, da dove si trasferì, quando era già maggiorenne, a Milano. Dopo una breve parentesi nella Uil, diviene capo del sindacato padano, il Sinpa, nonché responsabile territoriale del Carroccio in Emilia Romagna. L’abbiamo vista presiedere, da ultimo, l’infuocata seduta del Senato in occasione dell’approvazione della riforma Gelmini, durante la quale ha combinato tanti di quei pasticci (“un inguacchio” direbbe Di Pietro) che è dovuto intervenire Schifani in persona. Lo aveva detto Totò: i meridionali all’estero si piazzano. Da brava ragioniera (è il suo titolo di studio) Rosa (rectius: Rosy) s’è fatta i suoi conti cogliendo al volo l’occasione. D’altra parte, la Lega va per la maggiore ed accoglie tutti, anche chi rinnega le proprie origini.
Avevo un amico milanese che mi chiamava mari, fortuna che quando ha provato a chiamarmi rosy, l'ho bloccato in tempo...
RispondiEliminaUna mia cara amica, invece, mi chiamava rosà, decisamente più femmina come nome:)
Stupendo ed emozionante quando mi sento chiamare marì, ma non alla francese :))