Lo scarso peso specifico del partito nell’ambito di Provincia e Regione. Con ricadute (negative) sul nostro territorio. E siamo la sesta città d’Abruzzo.
Ha ragione Argirò, così riferiscono i mass media, ad essere incavolato. Chiodi se ne è uscito parlando di “normale dialettica interna”. No, non è normale per una città che, per popolazione, è la sesta nella nostra regione, con un comprensorio che ne dilata i confini e la valenza. Non ci siamo, e avvertiamo tutti quel senso di incapacità, tutto interno al Pdl locale, di farsi valere e (perché no?) di imporsi al di fuori delle mura cittadine. Non che sia solo colpa di Chiodi e di una sua insensibilità, sia chiaro. La colpa, se di colpe vogliamo parlare, è da ricercarsi anche in un partito, per quanto attiene la nostra realtà, troppo legato al passato, succube di politici che hanno fatto il loro tempo. È chiaro come un riequilibrio negli assetti territoriali del potere passi attraverso una rappresentanza vastese più credibile e meno compromessa, con un seguito di elettorato, con una proposta e una progettualità nuove. Siamo rimasti ancora una volta, noi Vastesi e cittadini del comprensorio, a bocca asciutta, anche dopo il rimpasto della giunta regionale. Per dirla tutta, non abbiamo una grande considerazione negli ambienti che contano. A questo punto, occorrerebbe una coraggiosa e coerente presa di posizione da parte di chi può, che, date le circostanze, sarebbe anche legittimato a sbattere i pugni sul tavolo. Di Chiodi o di qualcuno più importante di Chiodi.
Giacinto Zappacosta
pubblicato su piazzarossetti.it
Ha ragione Argirò, così riferiscono i mass media, ad essere incavolato. Chiodi se ne è uscito parlando di “normale dialettica interna”. No, non è normale per una città che, per popolazione, è la sesta nella nostra regione, con un comprensorio che ne dilata i confini e la valenza. Non ci siamo, e avvertiamo tutti quel senso di incapacità, tutto interno al Pdl locale, di farsi valere e (perché no?) di imporsi al di fuori delle mura cittadine. Non che sia solo colpa di Chiodi e di una sua insensibilità, sia chiaro. La colpa, se di colpe vogliamo parlare, è da ricercarsi anche in un partito, per quanto attiene la nostra realtà, troppo legato al passato, succube di politici che hanno fatto il loro tempo. È chiaro come un riequilibrio negli assetti territoriali del potere passi attraverso una rappresentanza vastese più credibile e meno compromessa, con un seguito di elettorato, con una proposta e una progettualità nuove. Siamo rimasti ancora una volta, noi Vastesi e cittadini del comprensorio, a bocca asciutta, anche dopo il rimpasto della giunta regionale. Per dirla tutta, non abbiamo una grande considerazione negli ambienti che contano. A questo punto, occorrerebbe una coraggiosa e coerente presa di posizione da parte di chi può, che, date le circostanze, sarebbe anche legittimato a sbattere i pugni sul tavolo. Di Chiodi o di qualcuno più importante di Chiodi.Giacinto Zappacosta
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