mercoledì 2 marzo 2011

ULTIMA SPIAGGIA

Troppa demagogia tra gli ombrelloni

La tentazione di abbandonarsi alla demagogia strapaesana è forte, direi naturale. Ma come? Volete far del male ai nostri balneatori, quelli che da generazioni si preoccupano di aprirci l’ombrellone quando andiamo al mare? Eppure, a ben rifletterci:
1. il servizio reso alla clientela (parlo di Vasto) non è dei migliori, in qualche caso scadente
2. la direttiva Bolkestein (olandese) stabilisce che dal 1 gennaio 2016 le concessioni demaniali debbono seguire le regole dell’evidenza pubblica
3. la facile e improponibile posizione di chi si vede rinnovare la concessione, al di là dei suoi meriti personali, sa di odioso
4. la concorrenza, quella vera, farà del bene anche ai nostri balneatori
5. l’interesse dell’utente è quello di avere un servizio soddisfacente ad un prezzo adeguato, non quello di sapere che le sedie a sdraio sono targate “Vasto”, Genova” o “Parigi”
6. nei controlli effettuati ogni estate che Dio manda in terra, dalle nostre parti emergono situazioni di irregolarità relative alle assunzioni di chi lavora (specie ragazzi) all’interno degli stabilimenti
7. si paventa il venir meno dell’indotto che ruota attorno agli ombreggi (quale?), ma non si capisce perché l’indotto non possa continuare a far riferimento al nuovo concessionario
8. si sussurra che la colpa sia del governo, volendo far dimenticare che l’Italia ha ricevuto un avviso di infrazione dalla Ue, infrazione che va obbligatoriamente sanata.

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