lunedì 20 giugno 2011

DA ELETTORI A COMUNITA’

Molti i Vastesi presenti ai lavori del primo consiglio comunale

Era presente un soggetto nuovo, il popolo vastese. Senza falsa retorica, la prima riunione dell’assise civica è stata caratterizzata dalla partecipazione di un folto pubblico, assiepato in ogni ordine e grado (molti in piedi) di quello spazio che, adesso, appare insufficiente. Si è trattato di una presenza attiva, sentita, vorrei dire “partigiana”, con i cittadini, molto attenti, nonostante il caldo e il protrarsi dei lavori per l’intera giornata, a commentare col vicino di sedia questo o quell’intervento, la tale votazione o il vivace battibecco tra consiglieri. Dopo aver espresso le proprie preferenze nella cabina, il corpo elettorale dà l’impressione di voler essere presente, di voler far sentire la sua voce. Da semplici votanti a comunità che popola questa terra, nella quale si riconosce al di là delle diverse opinioni politiche, i Vastesi, molto composti, soprattutto durante l’esecuzione dell’inno nazionale, hanno dato una buona prova di sé. Le istituzioni cittadine, cui va l’augurio di un proficuo lavoro, devono essere fiere di una presenza così massiccia e, bisogna rimarcare, così qualificata. L’impegno per tutti, sindaco, assessori, presidente e consiglieri di maggioranza e di opposizione, è ora quello di non deludere le aspettative di quella gente che ha dimostrato senso di attaccamento alla Città. Buon lavoro a tutti.



1 commento:

  1. Non vorrei spegnere il tuo legittimo e giusto entusiasmo per la massiccia partecipazione dei cittadini alla seduta consigliare di Insediamento. Però, da Consigliere Comunale, ho assistito a cinque cerimonie di insediamento e ogni volta tanti erano i curiosi, i cittadini che "dopo la scelta in cabina" volevano "far sentire la loro voce", volevano "essere presenti". Purtroppo nelle sedute suuccessive la folla, ogni volta, scemava fino a ridursi a due o tre curiosi.
    Del resto io penso che ai cittadini piaccia assistere alla prsentazione dei progetti di sviluppo della città da parte di maggioranza e minoranza e piaccia meno, a tutti, il gioco della "filibustering", come ama nobilitare l'ostruzionismo Giovanni Spinelli.Insomma non debbo ricordare a te che "sai di greco e di latino" che "perder tempo a chi più sa più spiace". E in quella seduta, a leggere i resoconti, di tempo se n'è perso tanto!

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