Comunicato stampa Fiamma Tricolore Taranto
Non possono trovare accoglimento le considerazioni di carattere economico sullo sviluppo cittadino di Taranto andate in onda nella edizione del tg ore 14.00 della emittente ionica studio 100 Tv da parte del direttore dott. Walter Baldacconi, in quanto prescindono da considerazioni squisitamente tecniche di macroeconomia unitamente alle leggi che regolano i mercati della microeconomia e dove nello spartiacque dei due si intravede da un punto di vista interdisciplinare una pacifica convivenza. Purtroppo si significa al direttore che la valutazione di un territorio non può essere fatta sulla mera osservazione di realtà economiche del centro cittadino e di alcune vie cittadine come via Liguria, via C. Battisti, in quanto le regole di mercato fondano la loro esistenza su flussi economici ben delineati da funzioni matematico finanziarie che una volta sviluppate portano a conclusioni diametralmente opposte a quelle cui è pervenuto il direttore nel suo editoriale. La convivenza tra realtà commerciali locali e grossi centri come iper e supe, non trova nella letteratura economica nessun elemento discriminatorio dell'uno nei confronti dell'altro, anzi da una attenta analisi e osservazione sovente accade che il consumatore in cerca di prodotti artigianali e di una certa manifattura si rivolge proprio nei centri storici e per fabbisogni industriali fa riferimento agli ipermercati. Ulteriormente si significa che andare ad incidere sulla contrazione dello sviluppo urbanistico della città, vuol dire contrarre il settore edile, volano della economia tutta grazie all'indotto che mette in movimento e se poi si ascolta con attenzione lo stesso editoriale dove alla fine c'è un invito alla salvaguardia dei posti di lavoro ci si chiede come tali posti possano essere salvaguardati se non vengono creati, ovvero se non si pensa a costruire nuovi supermercati e a movimentare il settore urbanistico. Sarebbe opportuno che considerazioni di carattere economico fossero poste in essere non da giornalisti, bensì da addetti ai lavori come si sottolinea che le argomentazioni di carattere economico di Fiamma Taranto vengono sviluppate dai dipartimenti dello sviluppo economico e della programmazione economica interni al partito guidati da personale con conoscenze economico-finanziarie. Sottolineiamo che se la stampa desse più enfasi e prestasse più al territorio ionico e non a quello leccese o brindisino come sovente fa, forse Taranto potrebbe avere la sua rivincita.
Il segretario Prov.le Avv. Filippo Lerario
Il segretario Sez. di Taranto Dott. Luca Abatematteo
Non possono trovare accoglimento le considerazioni di carattere economico sullo sviluppo cittadino di Taranto andate in onda nella edizione del tg ore 14.00 della emittente ionica studio 100 Tv da parte del direttore dott. Walter Baldacconi, in quanto prescindono da considerazioni squisitamente tecniche di macroeconomia unitamente alle leggi che regolano i mercati della microeconomia e dove nello spartiacque dei due si intravede da un punto di vista interdisciplinare una pacifica convivenza. Purtroppo si significa al direttore che la valutazione di un territorio non può essere fatta sulla mera osservazione di realtà economiche del centro cittadino e di alcune vie cittadine come via Liguria, via C. Battisti, in quanto le regole di mercato fondano la loro esistenza su flussi economici ben delineati da funzioni matematico finanziarie che una volta sviluppate portano a conclusioni diametralmente opposte a quelle cui è pervenuto il direttore nel suo editoriale. La convivenza tra realtà commerciali locali e grossi centri come iper e supe, non trova nella letteratura economica nessun elemento discriminatorio dell'uno nei confronti dell'altro, anzi da una attenta analisi e osservazione sovente accade che il consumatore in cerca di prodotti artigianali e di una certa manifattura si rivolge proprio nei centri storici e per fabbisogni industriali fa riferimento agli ipermercati. Ulteriormente si significa che andare ad incidere sulla contrazione dello sviluppo urbanistico della città, vuol dire contrarre il settore edile, volano della economia tutta grazie all'indotto che mette in movimento e se poi si ascolta con attenzione lo stesso editoriale dove alla fine c'è un invito alla salvaguardia dei posti di lavoro ci si chiede come tali posti possano essere salvaguardati se non vengono creati, ovvero se non si pensa a costruire nuovi supermercati e a movimentare il settore urbanistico. Sarebbe opportuno che considerazioni di carattere economico fossero poste in essere non da giornalisti, bensì da addetti ai lavori come si sottolinea che le argomentazioni di carattere economico di Fiamma Taranto vengono sviluppate dai dipartimenti dello sviluppo economico e della programmazione economica interni al partito guidati da personale con conoscenze economico-finanziarie. Sottolineiamo che se la stampa desse più enfasi e prestasse più al territorio ionico e non a quello leccese o brindisino come sovente fa, forse Taranto potrebbe avere la sua rivincita.Il segretario Prov.le Avv. Filippo Lerario
Il segretario Sez. di Taranto Dott. Luca Abatematteo
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