venerdì 24 giugno 2011

HIC EST FELICITAS

Il garbino tra le gambe

Dopo aver accusato Berlusconi, a torto o a ragione (forse con qualche ragione), di avere un rapporto irriguardoso con l’altro sesso, eccoti l’invenzione, il messaggio salace e allusivo, anzi fin troppo evidente. La festa di partito si affida alle gambe di una donna, anela al pienone rimandando all’immagine di un certo tipo. Un bel tipo, una donna stupenda e invitante (così si intuisce). Quando vengono meno i contenuti, i programmi, le idealità (verrebbe da aggiungere, a questo punto, le ideologie), il risultato è questo. Mi sono ridotto a rimpiangere le femministe, quelle che parlavano di “donna oggetto” a disposizione dell’uomo sempre insaziabile. La frittata è ora rovesciata: l’ostentazione del corpo femminile è sintomo di emancipazione, di affermazione di sé, di libertà, di liberazione. Siamo contenti tutti, uomini e donne, i primi perché possono guardare, mentre le seconde si realizzano sentendosi bramate.

5 commenti:

  1. Forse con un po' di ragione?
    Ma è tuo l'articolo?
    Fino ad un anno fa c'erano gioni in cui il tuo blog, se visto senza leggerlo, sembrava un blog osè per le foto che sono state pubblicate...
    Nella foto in questione, a mio avviso, si evidenzia il contrario: la donna non sensuale, ma semplice, bella di certo ed innocente: tacco basso, (scarpa ballerina) e gonna rosa a moò di campana e le gambe magrissime e lunghe...
    Certo che potevano evitare a mettere questa foto, almeno dopo la partecipazione viva dello stesso PD alla manifestazione di se non ora quando... Alla quale oggi, riconosco una coerenza!

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  2. Aspè, mo lo riscrivo bene, anche se non ti garantisco la correzione di eventuali errori grammaticali.
    Forse con un po' di ragione?
    Ma è tuo l'articolo?
    Fino ad un anno fa, c'erano gironi in cui il tuo blog, se visto senza leggerlo, sembrava un blog osè per le foto che sono state pubblicate.
    Nella foto in questione, a mio avviso, si evidenzia il contrario: la donna non volutamente sensuale ma semplice, bella di certo ed innocente; tacco basso (scarpa ballerina) e gonna rosa a mò di campana con le gambe magrissime e lunghe.
    Certo che potevano evitare di mettere questa foto, almeno dopo la partecipazione viva dello stesso PD alla manifestazione di "se non ora quando?" Alla quale, oggi, riconosco una coerenza!

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  3. Lo scivolone (ma è solo un eufemismo!) c'è ed è evidente, perchè negarlo? Perchè le gambe e non la testa di una ragazza, magari precaria? Chi ha deciso quel manifesto, che so, avrà pensato ad un PD giovanile e frizzante al posto della solita sinistra parruccona e seriosa? Ma si è consultato con qualche donna? Hai ragione, caro Giacinto, il degrado morale ci sta mangiando l'anima,non ci sono sconti per nessuno: accettano il modello De Filippi anche quelli che adoravano la Ibarruri...che tristezza! Domine, Domine qui sustinebit?

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  4. Professor Nicolangelo, a mio avviso, credo che questo accade perchè oggi siamo abituati a rispettare e ad amare anche, attraverso "l'opinione pubblica" e non attraverso ciò che pensiamo: se questa approva, si rispetta; diversamente si disprezza.
    Non credo che ci voglia molto quindi a raggiungere questo passo mediatico attraverso anche la nostra immagine... Visto che le opinioni si considerano solo in base a come le si scrivono in un corretto italiano oppure a quanto si è in o aut per la pubblica opinione o parte di essa.
    Chissà cosa avrebbe detto il suo amato "Rendonie" inerente a questo argomento?
    Le persone purtroppo, si selezionano più delle loro stesse idee!

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  5. Non condivido affatto questo tipo di messaggio, per pubblicizzare la festa di un partito politico. Purtroppo, negli ultimi venti anni dell'immagine della donna sono prevalse le qualità estetiche, finalizzate al sesso, sfruttate a piene mani per le feste "eleganti" di un uomo politico. Questo messaggio negativo, purtroppo, è stato accettato positivamente da parte di un segmento della società. Insomma, ha contribuito a fare diventare normale comportamenti anomali rispetto ai valiori classici dell'etica e della morale.

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