giovedì 3 novembre 2011

BIOMASSE, AVANTI TUTTA

In attesa del convegno

Il 27 ottobre in consiglio comunale, il Partito Democratico, decide che si potrà costruire un impianto di biomasse (tonnellate di oli vegetali da bruciare) dentro la Riserva di Punta d’Erce. In nome della crescita e dello sviluppo impone il silenzio ai partiti della coalizione : SEL, RIFONDAZIONE, IDV.: che si erano detti contrari. Il 5 novembre il P.D.decide di fare un convegno per conoscere gli effetti sulla salute e le ricadute sul territorio delle tonnellate di fumi prodotti. Vedremo quali saranno i nomi dei relatori e gli esperti invitati. Sarebbe stato corretto far precedere al voto in consiglio un convegno in cui non solo poteva dire la sua la ditta Histonia Energy, ma un confronto serio con le organizzazioni sociali e di categoria della citta’e di quali fossero i vantaggi economici, turistici, culturali e sociali di questo investimento energetico. Questo avrebbe dovuto fare il Sindaco e il suo partito, e non decidere alla chetichella e in accordo con la ditta svizzera questa operazione. Dimentica del tutto il Sindaco (e con lui i suoi sostenitori, tra cui il neo ambientalista Molino), che egli ha rilasciato un parere favorevole alla installazione della centrale il 31 marzo 2011, stravolgendo il programma elettorale presentato ai vastesi e tradendo il vincolo del consiglio comunale dell’ottobre 2010 che alla unanimita’ si era espresso in senso contrario alla centrale. Questa totale assenza di programmazione energetica ci rende succubi delle speculazioni di gruppi privati che sulle energie rinnovabili trovano profitti enormi anche grazie agli incentivi statali. Ma registriamo nel contempo come i tre partiti della coalizione SEL, RIF.COM., Italia dei Valori siano stati messi nell’angolo dopo aver subito la umiliazione del ritiro delle proposte da inserire nella perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina.
Le domande che poniamo al sindaco e al suo sgangherato partito sono le seguenti e lo invitiamo a rispondere e non fare come Berlusconi che alle dieci domande poste dal quotidiano La Repubblica mai ha dato risposte:
1) Quali sono i vantaggi della citta’ di Vasto in termini di occupazione, e distribuzione di questa nuova ricchezza chimica?
2) Quanti milioni di euro e quali incentivi dallo Stato saranno erogati alla ditta Histonia Energy?
3) Il Consorzio industriale COASIV lottizzato dai partiti a seconda di chi comanda in Regione perché non ha consigliato e deciso di localizzare l’impianto biomasse nella zona industriale di Valsinello dove pure esistono delle industrie chimiche. Non conosceva la delicatezza ambientale di Punta d’Erce dove ha concesso l’autorizzazione?
4) La trasformazione del progetto che inizialmente prevedeva una sola ciminiera alta 25 metri in nuove 4 ciminiere da 10 metri di altezza non risulta piu’ inquinante di una sola?
Sarebbe il caso caro Sindaco che per uscire dal guado e ristabilire un principio democratico popolare ti appellassi allo Statuto per promuovere un referendum tra i cittadini vastesi. Questo ti chiedo come rappresentante di un movimento La Nuova Terra che ha fatto per anni battaglie a difesa della Salute, dei Diritti, dell’Ambiente
Sulla vicenda Histonia Energy non abbiamo sentito una sola parola del Presidente del Consiglio Peppino Forte se non per biasimare e deridere quella decina di giovani ambientalisti vastesi contrari a questa operazione. E’ lo stesso Peppino Forte che negli anni scorsi aveva issato la bandiera dell’ambientalismo ingannando la fede dei cittadini e dei movimenti (sono gli stessi presenti al c.c. del 27 ottobre). Giova ricordare la questione delle antenne e di come il Forte cavalco’strumentalmente questo argomento carpendo la fede di migliaia di cittadini su la questione allarmante dell’inquinamente elettromagnetico, per fini politici personali, e come a tutt’oggi la madre di tutte le antenne installate sul Comune di Vasto resti li’ a testimonianza del suo “impegno” a rimuoverle,e mai rimosse una volta conquistato il “potere”.
Intanto mentre questo accade, sono stati resi noti i dati sulla RACCOLTA DIFFERENZIATA DI VASTO che ci dicono che siamo al 17% di raccolta nel 2010 in contrasto con la legge che imponeva per il 2010 il 50% e per il 2011 il 65%. Questi dati confliggono con l’enfasi declaratoria di qualche tempo fa allorquando si dichiarava raggiunta la soglia del 36% .Tutto questo si tradurra’ in un aumento della tassa sui rifiuti verso i cittadini in un clima economico per le famiglie piuttosto difficile.

Ivo Menna
lista La Nuova Terra

Nessun commento:

Posta un commento