venerdì 30 dicembre 2011

ANO-MALI

Vasto, 30.12.2011.- Ulteriore figuraccia dell’Amministrazione comunale di Vasto! Ricordiamo la questione, di qualche giorno fa, relativa al dimensionamento scolastico in città, quella che ha mosso alla protesta molti genitori ed insegnanti degli alunni delle scuole materne, elementari e medie, e che scaturiva dalle determinazioni del Consiglio comunale di Vasto con cui si approvava, con il solo voto contrario di “Progetto per Vasto”, una delibera in cui si proponevano quattro Istituti Comprensivi.

In quella occasione “Progetto per Vasto” era stato fatto oggetto di pesanti attacchi da parte della maggioranza (addirittura in una conferenza stampa dell’Assessore Marchesani) e dei cosiddetti Consiglieri “responsabili” i quali, addirittura, denigrarono quali “isolati” i suoi Consiglieri comunali. Bene, oggi questa posizione di ragionata autonomia viene premiata e riconosciuta valida per i suoi contenuti! Infatti la Provincia e poi la Regione, enti sovraordinati nell’iter decisorio, hanno negato e rigettato le indicazioni di quella delibera, formando tre distinti Comprensivi e, di fatto, dando ragione a “Progetto per Vasto”.

Nonostante la Provincia abbia stimolato insistentemente il Comune di Vasto, concedendo altro tempo per rivedere l’assurda ed antididattica posizione, l’Amministrazione comunale ha ritenuto di astenersi da ulteriori incontri pur organizzati al fine di modificarla secondo logica e congruità di insegnamento. La caparbietà e l’indifferenza alla ragione, con le quali quest’ultima ha sostenuto il proprio punto di vista, hanno persino indotto all’approvazione di una Delibera consiliare che conteneva affermazioni non veritiere. Infatti, nel testo della stessa è possibile leggere che il Comune di Monteodorisio aveva già manifestato la propria volontà di accorpamento ad un Istituto Comprensivo di Vasto, circostanza non confermata, dallo stesso Comune di Monteodorisio, in occasione delle riunioni conclusive in Provincia!

La scelta oggi operata di istituire tre “Comprensivi” non soddisfa pienamente le legittime richieste di molti insegnanti e genitori, meglio sarebbe stato, secondo le indicazioni di “Progetto per Vasto”, averne due ma certo con essa si migliora l’assurda proposta avanzata da una spuria maggioranza in Consiglio comunale.

Dalla scelta derivante dal mancato accordo su due “Comprensivi” e dalla decisione di formarne tre, infatti, viene fuori che per gli alunni di due di essi sarà possibile seguire il medesimo “Piano dell’offerta formativa”, mentre per quelli del terzo “Comprensivo” il “Piano dell’offerta formativa”, riferito alla sola scuola media, dovrà cambiare. Di questo si deve “ringraziare” l’Amministrazione cittadina per la sua pervicace ottusità.


Massimo Desiati
Andrea Bischia

"Progetto per Vasto"

2 commenti:

  1. Della serie "dilettanti allo sbaraglio". Buon anno, Vasto.

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  2. Strano, molto strano che Massimo Desiati si sia lasciato convincere (!?) a battersi addirittura per due comprensivi (certo: se ci sono due Scuole Medie e due Scuole Elementari e vogliamo formare due "Compresivi", basta unire la "Paolucci" al I Circolo e la "Rossetti" all'altro Circolo Didattico, dal punto di vista ragioneristico l'operazione non fa una grinza)rinverdendo così una vecchia idea Morattiana, quella della "aslizzazione" della rete scolastica: un Dirigente alle Superiori e uno alla Scuola dell'obbligo come altrettanti "Direttori Generali" e nei singoli plessi un "Coordinatore Didattico" (alla stregua di un Direttore Sanitario)a capo del Collegio Docenti. Peccato che questa teoria "aziendalistica" sia stata bocciata dallo stesso centrodestra che non ha avuto difficoltà a rendersi conto della differenza tra una rete scuolastica ed una rete ospedaliera. Per farla breve: se fossi stato coinvolto avrei sicuramente sposato la tesi dei quattro comprensivi, ovviamente con diverse aggregazioni tra le scuole di Vasto, di Cupello e Monteodorisio (dopo un accordo tra i sindaci). La scelta era dettata dalla necessità di: a) costituire Istituti Comprensivi gestibili, pur nel rispetto dello spirito della riforma Gelmini(non oltre mille alunni); b) salvaguardare i posti di lavoro (oggi è un dovere morale!); c) creare una scuola del territorio nell'ambito del progetto di Area Metropolitana da sempre accarezzata da destra e da sinistra (ma la si vuole solo solo a parole).
    Tra l'altro Vasto ha "già dato" in passato per adeguarsi alle leggi in vigore che volevano una più funzionale razionalizzazione della rete scolastica: ha rinunciato al II Circolo Didattico e alla Scuola Media "Marchesani": a quante altre scuole autonome deve rinunciare la nostra città?
    Il mio è un pare tecnico e solo apparentemente politico.

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