venerdì 27 gennaio 2012

ALLARME OCCUPAZIONE

Mentre a Punta Penna...

Ormai sul piano del mantenimento della occupazione industriale nel territorio del vastese siamo non più agli allarmi più o meno giustificati, ma di fronte ad una crisi profondissima che avrà conseguenze non facilmente prevedibili. La notizia che la Pilkington abbia deciso 3 mesi di cassa integrazione non giunge inattesa. Parliamo del più importante settore multinazionale del vetro per auto e del suo indotto distribuito in più aree. Se a ciò si aggiungono quelle aziende che hanno lasciato con la delocalizzazione delle loro aziende, gli impegni sottoscritti con i vari governi nazionali avendo ottenuto incentivi e sgravi, e le fosche previsioni annunciate per il 2012 e 2013 di una acuta fase recessiva, possiamo affermare che l’Abruzzo si avvia verso una deindustrializzazione in linea e in ossequio alle politiche liberiste che da un quarto di secolo soffocano i diritti conquistati da lotte e conflitti e che la solidarietà sociale viene minata. E quindi l’appello che da qualche giorno ho lanciato al presidente di Assovasto Tumini e Confindustria, ai consiglieri regionali del territorio, alle varie Istituzioni : Presidente provinciale, l’assessore Industria e commercio Regione Abruzzo, Commissario del nucleo industriale vastese, Presidente della Regione Chiodi, con le organizzazioni sindacali e con l’arcivescovo metropolita Bruno Forte che da sempre ha mostrato grande sensibilita’ e attenzione alle questioni del lavoro di immediatamente convocare un tavolo per misure urgenti atte a mitigare o attivare strumenti e politiche industriali nuove che si fondino su modelli alternativi al vecchio sistema industriale, sono cadute nel vuoto. Unico tra questi il consigliere regionale, Nicola Argirò prontamente disponibile al confronto. Vorrei soltanto ricordare alcune cose che ho inviato alla stampa in questi giorni sulla occupazione dell’area di Punta Penna e Val Sinello : la fabbrica Golden Lady (400 persone tra queste molti vastesi) rischia di chiudere; altrettanto per la Cosmos di San Salvo. Lo stabilimento produttore di buste di carte ha chiuso (personale in mobilita’); la Vasto legno ha messo personale in mobilita’; Fox Petroli che conta circa 40 dipendenti ha messo in cassa integrazione a rotazione il suo personale. Questo il quadro della situazione occupazionale che desta grande ansia.
Ad oggi sull’area industriale di Punta Penna non conosciamo se vi sono o vi sono stati progetti di nuovi insediamenti industriali se non quella di Histonia Energy che dovra’ produrre energia e che certamente non potra’ risolvere il problema occupazionale della citta’. Unica certezza e’ che la sua probabile realizzazione non portera’ alcun beneficio al territorio ma soltanto danni all’ambiente e all’industria del turismo.
Abbiamo invece notizia della inaugurazione di un grande impianto fotovoltaico di Puccioni Fertilizzanti che allo stato non sappiamo di quante unita’ lavorative dispone. Sappiamo invece di altri progetti della stessa azienda che ha deciso una riconversione industriale, ignorando la portata di nuova occupazione. Con questa situazione risollecitiamo nuovamente il Presidente di AssoVasto, Gabriele Tumini a organizzare immediatamente l’incontro con tutte le componenti richiamate sopra.

Vasto 27 gennaio 2012
Ivo Menna
Ambientalista storico

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