martedì 24 gennaio 2012

LA RANA CALA L’ASSO

Qualcuno, a Vasto, sta passando notti insonni

“Le prime accuse erano state avanzate da un gruppo di amministratori pubblici al duplice e dichiarato scopo di natura forse ritorsiva e preventiva, in risposta a precedenti inchieste condotte dal nominato magistrato e in vista di una causa di incompatibilità ambientale da precostituire e opporre in relazione a una sua eventuale istanza di ritrasferimento alla procura presso il tribunale di Vasto”. Chi doveva capire ha già capito. L’interrogazione presentata da Daniele Toto, Fli, al Ministro della Giustizia, al di là del tono curialesco, tipico degli atti parlamentari, è chiara come il sole: nella vicenda La Rana, così dice l’esponente del partito di Fini, la politica locale, in risposta al lavoro del magistrato, ha posto in essere atti “vendicativi” e special-preventivi. Parliamo, evidentemente, e fortunatamente, non della politica nel suo complesso, ma di alcuni esponenti politici. Che la complessa vicenda giudiziaria, conclusasi con sentenze assolutorie nei confronti del dr La Rana, lasciasse spazio a postumi era da mettersi in conto. A questo punto, ben venga l’azione ispettiva chiesta da Toto. Se non altro, per fare chiarezza.

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