domenica 8 gennaio 2012

RIPROPONGO (PER UNA SANA INCAZZATURA DOMENICALE E ANCHE PERCHE' NON HO AVUTO RISPOSTE)

“E IO NON MI INTIMIDO” (TOTO’)
L’associazionismo culturale a Vasto: una risorsa.

Lo avevo giurato, come sta facendo in questi giorni un candidato sindaco. Avevo assicurato ai lettori di Piazza Rossetti che avrei condotto una mia personale campagna elettorale parlando di associazioni culturali e dei finanziamenti pubblici di cui sono beneficiarie. Aggiungo, oggi, che nessuno riuscirà ad intimidirmi. Sto scrivendo da parecchio tempo sull’argomento, senza ricevere risposta, sul presupposto che chi si candida a governare una Città, come sindaco, come amministratore a qualsiasi livello, come sostenitore di una lista, deve garantire il massimo della trasparenza. Sia chiaro, a scanso di querele e di equivoci: sollevo eccezioni di opportunità e di moralità esclusivamente politica, null’altro. Quello che vado a dire potrebbe interessare a Mario Della Porta, e il motivo sarà presto evidente. Si chiama L’Argonauta ed è, appunto, un’associazione culturale che fa capo a Tagliente, principale sostenitore, assieme a Prospero, del candidato sindaco del Pdl: ebbene, ho chiesto a più riprese di conoscere l’ammontare delle sovvenzioni pubbliche chieste e ottenute (vogliamo limitarci agli ultimi 12 mesi?) e la pubblicazione della relativa documentazione fiscale. Mi spiego: se io ottengo una sovvenzione dalla Regione Abruzzo per presentare le mie canzoni in piazza Diomede, è scontato che io sia in possesso di fatture e ricevute fiscali attestanti il pagamento da me effettuato a favore dei fornitori, per esempio chi ha allestito la scenografia. Cioè: se la Regione mi ha dato 100 euro, devo avere in saccoccia (anche per eventuali controlli della Guardia di Finanza e dello stesso ente erogatore del sovvenzionamento) idonea attestazione che certifichi il passaggio di danaro dalla mia disponibilità (per rimanere nell’esempio) a quella dello scenografo. Credo che il discorso abbia un suo filo logico. Altro giro, altra corsa. Si chiama S. Michele, ed è un’altra associazione culturale. Ha organizzato, nel bel mezzo dell’estate del 2008, una serata dannunziana al castello caldoresco. Valgono le stesse domande. In attesa di cortese risposta, continuerò a martellare.

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