Abusivismo
e assenza di controllo pubblico da anni ha consentito la violazioni di leggi
come la Galasso che vietava la realizzazione di residenze e costruzioni private
se non venivano osservate le distanze di 30 metri dalla battigia del mare. In
questi giorni in citta’ oltre un migliaio di ufficiali dell’esercito hanno
deciso di scegliere Vasto come raduno ufficiale nazionale. Una cosa molto
positiva dal punto di vista di nuove boccate di ossigeno per una industria del
turismo che soffre per una situazione generale di crisi economica, e per la
rete di commercianti che sicuramente trarranno dei piccoli vantaggi nella
redistribuzione generale economica. Ma potranno visitare tutti gli accessi al
mare che costituiscono un patrimonio di bellezze e di paesaggi su cui la città
avrebbe dovuto in investire, da trenta
anni ad oggi, in azioni di salvaguardia e tutela di una natura che li ha
modellati nell’arco di millenni? E’ una domanda che rivolgiamo non solo alle
amministrazioni che dovranno affrontare il futuro circa il nuovo modello
economico da inaugurare, ma a tutti quei privati che hanno abusato di questi
luoghi causando un vero danno non solo economico ma ferendo un ambiente
naturale
Vasto 4
maggio 2012 - Ivo
Menna Ambientalista storico
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