venerdì 4 maggio 2012

ASSALTO ALLA SCOGLIERA

In attesa che i vari enti istituzionali, - Provincia, Regione, Comune, assieme alle associazioni ambientaliste che dovranno con fermezza stabilire e decidere che il destino delle aree ferroviarie dismesse dovranno essere  restituite non più alla speculazione privata, ma al godimento pubblico,-  dobbiamo purtroppo assistere al vecchio fenomeno della privatizzazione di tutti quegli accessi al mare una volta storicamente pubblici. Non fanno più parte ormai di quel bene comune di tutti i cittadini, ma risultano occupati da una trasformazione urbanistica - (un assalto alla scogliera e a quelle brevissime spiaggette tanto care ai vastesi e ai turisti per molti motivi) - che vede il cemento protagonista. Tutti gli accessi al mare che vanno da Fosso Lebba alla zona della Bagnante hanno subito un destino, ovvero quello che non potranno piu’ essere godute dalla collettività cittadina e dal turismo ambientale per tanti motivi che vanno dall’incuria pubblica agli appetiti privati. Le sbarre di alcuni privati su quei tratti ti sconsigliano di procedere oltre, insomma un vero impedimento.  
Abusivismo e assenza di controllo pubblico da anni ha consentito la violazioni di leggi come la Galasso che vietava la realizzazione di residenze e costruzioni private se non venivano osservate le distanze di 30 metri dalla battigia del mare. In questi giorni in citta’ oltre un migliaio di ufficiali dell’esercito hanno deciso di scegliere Vasto come raduno ufficiale nazionale. Una cosa molto positiva dal punto di vista di nuove boccate di ossigeno per una industria del turismo che soffre per una situazione generale di crisi economica, e per la rete di commercianti che sicuramente trarranno dei piccoli vantaggi nella redistribuzione generale economica. Ma potranno visitare tutti gli accessi al mare che costituiscono un patrimonio di bellezze e di paesaggi su cui la città avrebbe dovuto in  investire, da trenta anni ad oggi, in azioni di salvaguardia e tutela di una natura che li ha modellati nell’arco di millenni? E’ una domanda che rivolgiamo non solo alle amministrazioni che dovranno affrontare il futuro circa il nuovo modello economico da inaugurare, ma a tutti quei privati che hanno abusato di questi luoghi causando un vero danno non solo economico ma ferendo un ambiente naturale


Vasto 4 maggio 2012 -  Ivo Menna  Ambientalista storico  

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