È stato espulso Luca Dordolo (si
pronuncerà “Dordòlo” o “Dòrdolo”?). La Lega Nord lo ha defenestrato senza tanti
complimenti. Ma cosa ha commesso di tanto grave il capogruppo al Comune di
Udine? Ha scritto su face book, a commento di un fatto di cronaca nera, cioè il
rinvenimento nel Po del cadavere di una donna indiana, uccisa dal marito, una
frase senz’altro censurabile: “Ha inquinato il nostro sacro fiume”.
Provvedimento giusto quello assunto dalla Lega, quindi. Lega che però usa due
pesi e due misure. Prendiamo per esempio Matteo Salvini, il comunista padano,
parlamentare europeo di osservanza maroniana, eletto fresco fresco segretario
in ambito territoriale lombardo. Ricordiamo tutti la canzonaccia nella quale si
è esibito: “Guarda che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i
Napoletani, son colerosi, terremotati…”. A parte che, purtroppo, il terremoto
ha dimostrato di colpire aequo pede per ogni dove, facendo crollare case anche
in Padanìa, per un minimale criterio di giustizia retributiva di aristotelica
memoria, non dovrebbe essere espulso anche il Salvini? Fossi in Dordolo, mi
incazzerei.
Nessun commento:
Posta un commento