martedì 16 ottobre 2012

DOV'E' L'ASSESSORE?


Mentre imperversa tutti i giorni la telenovela : assessorato sì - assessorato no da assegnare al neogruppo dei socialisti costituitosi a Vasto, nessuna risposta o reazione in questi giorni da parte dell’assessorato all’Ambiente di Vasto circa l’intervento politico e le domande poste da parte nostra in seguito al punteruolo e la strage delle palme.
E mi sforzo continuamente per cercare di capire e identificare l’assessore all’Ambiente della nostra città e quale investimento economico su Ambiente e verde del bilancio amministrativo. Qualche giorno fa ho inteso sollecitare l’attenzione della politica vastese sulla storia del punteruolo rosso che uccide le palme cittadine; sulla sostituzione di queste con nuove piantumazioni adeguate alla geomorfologia del territorio, coinvolgendo il Corpo Forestale dello Stato che potrebbe fornire consulenza e piante gratuite avendo un grandissimo esteso vivaio nella zona di Casoli; che la città  possiede una grande area pubblica famosa come Parco Diomedeo ai confini con la statale 16, dove incolti e abbandonati esistono diversi ettari di terreno e che da qualche anno sono oggetto di interesse da parte di gruppi privati, i cui interessi non coincidono con l’interesse pubblico; che la natalità in città sfiora ogni anno le quattrocento nascite e che dal 1992 la legge Rutelli è divenuta operante nel senso che impone ad ogni comune di piantare una pianta per ogni nuovo nato per esattezza la L. n. 113 del 1992. Una legge che concretamente aiuta la città a ridurre l’inquinamento atmosferico da polveri sottili e di conseguenza la salute umana. Che l’ambientalismo nostrano si occupi di passeggiate ecologiche, di relax, di biomasse a punta penna da industrie inquinanti siano lodevoli e apprezzabili, ma piantumare alberi rispettando una legge che per anni è stata violata e non osservata non rientra tra le questioni politiche ambientali dirimenti di questa città? E non sono le piante un fattore decisivo per arginare e ridurre i fenomeni di dissesto idrogeologico che interessa la città da secoli immemori e che tali fenomeni si ripetono ogni secolo? Non si pensa di preservare questo territorio da consegnare alla future generazioni per una vita migliore? Eppure i programmi dei vari candidati sindaci e dei rispettivi dei morenti partiti erano pieni di pagine retoriche, ma poi, passate le elezioni tutto come prima! E questi consiglieri comunali che risultano fantasmi in città che nessuno conosce ma che brigano solo per attendere nuove elezioni per posizionarsi e ricorrere al solito voto di scambio! Protezione del verde, protezione del paesaggio, difesa ad oltranza di un ambiente già deplorevolmente trascurato e compromesso non sono in agenda : nessun provvedimento e nessuna attenzione da parte di un ceto politico  inadeguato e in declino inesorabile. Non si pensa che una riorganizzazione del verde e una nuova politica di difesa di questi temi potrebbe favorire la nascita di piccole imprese o cooperative di giovani e laureati per questi lavori nel momento più drammatico della crisi occupazionale della nostra area territoriale?    

. Vasto 16 ottobre 2012                    Ivo Menna Ambientalista storico Lista La Nuova Terra 

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