Mentre imperversa tutti i giorni la
telenovela : assessorato sì - assessorato no da assegnare al neogruppo dei
socialisti costituitosi a Vasto, nessuna risposta o reazione in questi giorni
da parte dell’assessorato all’Ambiente di Vasto circa l’intervento politico e
le domande poste da parte nostra in seguito al punteruolo e la strage delle
palme.
E mi sforzo continuamente per cercare di
capire e identificare l’assessore all’Ambiente della nostra città e quale
investimento economico su Ambiente e verde del bilancio amministrativo. Qualche
giorno fa ho inteso sollecitare l’attenzione della politica vastese sulla
storia del punteruolo rosso che uccide le palme cittadine; sulla sostituzione
di queste con nuove piantumazioni adeguate alla geomorfologia del territorio,
coinvolgendo il Corpo Forestale dello Stato che potrebbe fornire consulenza e
piante gratuite avendo un grandissimo esteso vivaio nella zona di Casoli; che
la città possiede una grande area
pubblica famosa come Parco Diomedeo ai confini con la statale 16, dove incolti
e abbandonati esistono diversi ettari di terreno e che da qualche anno sono
oggetto di interesse da parte di gruppi privati, i cui interessi non coincidono
con l’interesse pubblico; che la natalità in città sfiora ogni anno le
quattrocento nascite e che dal 1992 la legge Rutelli è divenuta operante nel
senso che impone ad ogni comune di piantare una pianta per ogni nuovo nato per
esattezza la L. n. 113 del 1992. Una legge che concretamente aiuta la città a
ridurre l’inquinamento atmosferico da polveri sottili e di conseguenza la
salute umana. Che l’ambientalismo nostrano si occupi di passeggiate ecologiche,
di relax, di biomasse a punta penna da industrie inquinanti siano lodevoli e
apprezzabili, ma piantumare alberi rispettando una legge che per anni è stata
violata e non osservata non rientra tra le questioni politiche ambientali
dirimenti di questa città? E non sono le piante un fattore decisivo per
arginare e ridurre i fenomeni di dissesto idrogeologico che interessa la città
da secoli immemori e che tali fenomeni si ripetono ogni secolo? Non si pensa di
preservare questo territorio da consegnare alla future generazioni per una vita
migliore? Eppure i programmi dei vari candidati sindaci e dei rispettivi dei
morenti partiti erano pieni di pagine retoriche, ma poi, passate le elezioni
tutto come prima! E questi consiglieri comunali che risultano fantasmi in città
che nessuno conosce ma che brigano solo per attendere nuove elezioni per
posizionarsi e ricorrere al solito voto di scambio! Protezione del verde,
protezione del paesaggio, difesa ad oltranza di un ambiente già deplorevolmente
trascurato e compromesso non sono in agenda : nessun provvedimento e nessuna
attenzione da parte di un ceto politico
inadeguato e in declino inesorabile. Non si pensa che una
riorganizzazione del verde e una nuova politica di difesa di questi temi
potrebbe favorire la nascita di piccole imprese o cooperative di giovani e
laureati per questi lavori nel momento più drammatico della crisi occupazionale
della nostra area territoriale?
. Vasto 16 ottobre 2012 Ivo Menna Ambientalista storico
Lista La Nuova Terra
Nessun commento:
Posta un commento