Vasto, 06.12.2012.-
"Affronteremo la questione in
giunta. E' mia intenzione trovare una soluzione che non penalizzi i
commercianti". Questo assicura
l’Assessore Mario Olivieri dopo che la Polizia municipale ha ordinato la
rimozione delle insegne pubblicitarie di negozi ed alberghi.
L’intervento è stato
fatto per tutte le insegne che insistono negli spazi pubblici, sia che la tassa
comunale sia stata correttamente pagata al Comune, sia che fosse da sempre
evasa, anche per situazioni esistenti da decine d’anni. A Vasto non esiste alcun apposito regolamento, quindi le insegne non
possono essere autorizzate ma intanto si paga per la loro esistenza, altrimenti…
multe!
Ma in questa città, a
sentire le dichiarazioni del Sindaco, non si era finalmente intrapreso la
strada delle regolamentazioni? Eppure, nulla di fatto per i chioschi, per le
norme tecniche di attuazione del PRG, per i colori degli stabili, per le
insegne pubblicitarie e chissà per quante altre situazioni pian piano
continueranno e venir fuori!
Ci chiediamo come può
l’Assessore al “Commercio” ed alle… “Politiche della Sicurezza” (così
pomposamente si chiama il responsabile politico della Polizia municipale…) non
sapere che sta per partire una simile azione di controllo, per di più nella
totale assenza di regole che possano mettere gli esercenti nelle condizioni di
non commettere abusi! Sapeva della inesistenza di un Regolamento? Sa quali
azioni la Polizia municipale intraprende? Oggi dev’essere investita la Giunta
per trovare soluzioni che permettano di non pagare le multe per situazioni
consolidate e delle quali l’Amministrazione comunale non si è mai interessata!
L’intervento,
oltretutto, viene fatto in un momento in cui la crisi economica sta rendendo
difficile la permanenza in vita delle attività commerciali, con i negozi
semivuoti nonostante il periodo prenatalizio, nella contemporaneità di più
pagamenti, anche per tasse ed imposte comunali, a partire proprio da quelle per
l’occupazione di suolo pubblico! Adesso si aggiungeranno anche le spese legali
per i ricorsi a questo provvedimento. Fosse soltanto per motivi di opportunità,
ben altri sarebbero dovuti essere i modi d’intervento. A cosa servono il
confronto con le associazioni di categoria e l’immaginare misure di sostegno al
settore commercio, già in crisi anche per la continua apertura di centri
commerciali, se poi è questo il comportamento che l’Amministrazione comunale
riserva?!
Massimo Desiati
Progetto per Vasto
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