giovedì 7 febbraio 2013

GOVERNARE DOPO IL VOTO DI FEBBRAIO? PRATICAMENTE IMPOSSIBILE


Analisi preventiva del "post-voto" del presidente di Pescara Capoluogo d'Abruzzo, Roberto Santuccione


Che il bipolarismo sia ormai seppellito non c'e' dubbio. Che la frammentazione che si profila all'orizzonte sia anche maggiore di quella della prima Repubblica, è una certezza.

Allo stato attuale, in campo ci sono talmente tante forze e tutte con diversi leaders tra loro incompatibili che, pensare alla possibilità di formare un governo nazionale, sarebbe puro esercizio di fantasia.

Vogliamo dare un'occhiata a numeri, sondaggi, ideologie e programmi?

PD + SEL 30/35%
PDL + LEGA + GS 25/30%
M5S 20/25%
MONTI 10/12%
INGROIA 5%


Tralasciamo, al momento gli outsiders e soffermiamoci sui "big", decisivi per la formazione di qualsiasi governo.

PD e PDL non possono allearsi, il M5S puo', al massimo, allearsi con INGROIA e contare, nella migliore delle ipotesi, su un 30% dei seggi. Un po' pochini per governare.

In extremis il PD potrebbe cedere alla tentazione di corteggiare l'amico-nemico Monti ma con SEL dentro la vediamo alquanto dura. E seppure Bersani riesce a fare l'alchimia di mettere insieme gli integralisti cattolici e Vendola, i numeri risultanti dall'orgia non consenturebbero una maggioranza tale da essere chiamati dal Colle.

Quindi, carissimi amici, prepariamoci a rivotare a novembre.

Ufficio stampa Pescara Capoluogo d'Abruzzo

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