A nome anche degli altri “cittadini” del M5S
abruzzesi eletti alla Camera ed al Senato, volevo, prima di tutto, assicurare
la nostra attiva partecipazione alla manifestazione del 14 aprile 2013.Ho già rassicurato, in un
incontro informale, di cortesia, avuto questa mattina con il Sindaco di Vasto,
circa la nostra volontà di batterci contro la autorizzazione per la piattaforma
petrolifera Ombrina Mare. Troppe, e di tanti, sono state le incertezze
sull’articolo 35 del decreto “Cresci Italia” (d.l. 83/2012); anche di
parlamentari abruzzesi del PDL, del PD, dell’UDC, di FLI. Come è ormai noto, il
decreto “Cresci Italia”, infatti, estende a tutta la fascia costiera la zona
off-limits delle 12 miglia per le nuove richieste di estrazione di idrocarburi
a mare, ma fa anche ripartire tutti i procedimenti per la prospezione, ricerca
ed estrazione di petrolio che erano stati bloccati nel
giugno di due anni fa dal decreto legge n. 128/2010 approvato dopo l’incidente
alla piattaforma Deepwater Horizon nel Golfo del Messico. Tra
l’altro, (come hanno spiegato anche esperti di diritto) è una “disciplina che
contiene in sé una evidente contraddizione, giacché se è stata recata per
ragioni di tutela ambientale, allora qualcuno dovrebbe spiegarci come mai tale
esigenza sussista solo per il futuro e non anche per il passato, cioè non in
relazione a procedimenti definitivamente conclusi, ma in relazione a
procedimenti che erano stati “seppelliti” dal “Decreto Prestigiacomo” e che con
il Decreto “Sviluppo” si sono riportati in vita.”
A questo
bisogna aggiungere la comica, e nel contempo tragica, assurda, paradossale
situazione (dimostrata dal WWF) della assenza di parere della Regione
Abruzzo causa… dispersione tra gli uffici della stessa Regione Abruzzo, delle
richieste del Ministero Ambiente. Ci auguriamo che il Presidente Chiodi apra
un'indagine interna per accertare eventuali responsabilità e/o omissioni in
questa vicenda.
Bisogna
realizzare un sano protagonismo dei territori e delle istituzioni locali contro
l’arrivo di nuove piattaforme. La stessa SEN (Strategia Energetica
Nazionale), in fase di consultazione, introduce elementi fintamente democratici
e partecipativi. Si pensi alla cosidetta “autorizzazione
unica a trivellare” che riprende quanto definito dallo stesso decreto “Cresci Italia” (d.l. 83/2012) all’art. 38 - “Semplificazioni delle attività di realizzazione di infrastrutture
energetiche e liberalizzazioni nel mercato del gas naturale”, che, in buona
sostanza riduce ai minimi termini il ruolo delle Regioni nella
compartecipazione alle decisioni in fatto di energia
Per
questo ci faremo promotori, come cittadini del M5S eletti alla Camera ed al
Senato, d'iniziative legislative che blocchino immediatamente la procedura di
Ombrina Mare e ridisegnino le regole per l'estrazione del petrolio e del gas in
nome di una maggiore tutela dei territori e delle comunità che ci vivono.
Gianluca
Castaldi, cittadino “senatore” del M5S
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