Amo il mio cane e faccio sesso con lui. Che male c’è?

Il dato ancora più sconcertante è che il giovane non intende nascondere il suo “orientamento sessuale” ma chiede l’accettazione incondizionata da parte della famiglia e della società in generale. Secondo quanto dichiarato dal ragazzo la sua cagnetta è dotata di volontà e sentimenti tanto che è essa a stabilire quando è disposta ad accoppiarsi con lui. In questo caso, sempre secondo il giovane, non si tratterebbe di violenza sull’animale ma di un vero e proprio rapporto d’amore consensuale (“Leggo”, 6 novembre 2012).
D’altra parte, quali argomenti convincenti, anche dal punto di vista giuridico, possono opporre le odierne democrazie relativiste ad una tale aberrazione se l’animale e l’uomo tendono sempre più a godere di pari diritti e pari dignità, se l’animale è definito, anche da autorevoli personalità del mondo politico e scientifico, un essere senziente dotato di intelligenza e di volontà e se l’unico criterio atto a stabilire la liceità di un comportamento è che esso sia voluto da ambedue i soggetti coinvolti? (Alfredo De Matteo)
da Corrispondenza Romana
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