Mancava don Stella
Sarebbe venuto a
Taranto di corsa. L’urna di San Giovanni Bosco, per la prima volta nella
storia, ha lasciato il Piemonte, prima tappa la Città dei Due Mari. Tanta
gente, tanto entusiasmo, tanta commozione dinanzi alla Concattedrale. Mancava don
Sidney Stella, il salesiano che per tanti anni ha operato a Vasto, nella
parrocchia intitolata al grande Santo della gioventù. Da quando ci ha lasciati,
avvertiamo un vuoto dentro di noi, noi privilegiati che l’abbiamo avuto come
assistente ecclesiastico nel gruppo degli Esploratori, allora Asci, e come
insegnante di religione nelle scuole elementari. Sapeva coinvolgerti nelle
attività, era capace di farti sentire importante: un vero seguace di don Bosco,
non c’è che dire. “Perché non ti impegni per diventare santo?” mi disse una volta,
quando ero ancora bambino. Premesso che, Dio mi perdoni, ho deluso le sue
aspettative, quella frase testimonia della radicalità della scelta evangelica
di don Stella, una radicalità che non gli impediva di incontrare tutti, di
parlare con chiunque glielo chiedesse. Una grande figura di persona consacrata,
un educatore esemplare. Ciao, don Stella, grazie per quello che mi hai
insegnato, grazie per il tempo che mi hai dedicato. Grazie a Dio per averlo
messo sulla mia strada.
Giacinto Zappacosta
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