domenica 10 novembre 2013

24 ANNI FA

Sono passati 24 anni da quel 9 novembre del 1989, giorno in cui il Muro di Berlino fu buttato giù. Quasi un quarto di secolo è trascorso dal crollo di quella parete che per ben 28 lunghi anni divise non solo Berlino Ovest da Berlino Est, ma l’Europa in due parti. Se fino a qualche anno fa, le generazioni nate prima dell’89 e quelle nate dopo la caduta del Muro potevano essere considerate diverse in quanto le seconde figlie della Libertà, al giorno d’oggi, lo sforzo che in molti fecero per rendere l’Europa libera, rischia di essere vanificato da chi vuole che questa Terra sia sempre più delle banche e sempre meno nostra. Se è vero, come è vero, che la caduta di quei 150 e più chilometri di cemento ha rappresentato la vittoria dei Popoli sull’ideologia, tocca ora a noi, Popolo, vincere sulle banche, sulla finanza, sulle agenzie di rating. Il Muro che divideva l’Europa in due, andava buttato giù. Ed è stato fatto. Ma ora un muro va costruito. Immaginario, chiaramente. Per difendere i Popoli dall’aggressione delle lobby internazionali e dai poteri finanziari. Non dimentichiamo la data del 9 novembre 1989, ma nello stesso tempo rimbocchiamoci le maniche per scrivere nuove entusiasmanti pagine di storia da far leggere ai nostri figli, ed ai nostri nipoti che verranno.

Marco di Michele Marisi

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