sabato 5 aprile 2014

COL VINO ALLA GOLA

È nato male e rischia di finire peggio. Il portavoce del sindaco di Vasto evolve in porta-guai. La genesi dell’incarico, col corollario di aggiustamenti alla stra-paesana, e con l’appendice di dilettantismo amministrativo, è nota. Nessuno si aspettava, però, l’ulteriore scivolone. Manca la cultura della legalità, in capo al primo cittadino Luciano Antonio Lapenna, il quale farebbe bene a riflettere sui tanti errori commessi, a cominciare dal Vasto Film Festival. A scanso di equivoci e di querele, qui rileva la scarsa consapevolezza etica che si evidenzia ad ogni piè sospinto, ad ogni uscita dell’amministrazione attiva. O quasi. A Lapenna sto ripetendo da anni, rimanendo io inascoltato, che il politico, specie quando gestisce la cosa pubblica, deve non solo essere onesto, ma anche apparirlo. Lo diceva Pertini e, senza volermi paragonare, lo declamo da queste colonne.  

 


G.Z.

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