mercoledì 30 aprile 2014

Oltre (i confini dell’antica) HISTONIUM

Visita guidata al Museo Archeologico ed all’Area Sacra dei Templi 
Italici di Schiavi di Abruzzo

Schiavi di Abruzzo (CH)
domenica 11 maggio 2014
Orario: 9,00-19,00
Informazioni:
349 8786887
vasto@italianostra.org

https://www.facebook.com/pages/Italia-Nostra-del-Vastese/138937226280696?ref=hl



Programma:
ore  9,00: partenza da Vasto
ore 10,30: Visita all’Area Sacra dei Templi Italici
ore 13: buffet con prodotti tipici
ore 15: visita al Museo Archeologico
ore 17,00: partenza
ore 17,30: visita a Santa Maria del Canneto
ore 19,30: rientro a Vasto

Prenotazioni entro mercoledì 7 maggio:
1- Studio Commerciale Ciccotosto - Vasto, via Ciccarone, 58 (subito dopo 
l’Ospedale Civile), dalle 17 alle 19
2- presso il nostro stand allestito per l’evento organizzato il 1 maggio 
nella Villa Comunale dal gruppo facebook “Sei di Vasto se…” (dalle 
17,30)

Info sul MASDA
https://www.facebook.com/museoarcheologicodischiavidiabruzzo?fref=ts


SCHEDA SINTETICA
La sezione di Italia Nostra del Vastese ha organizzato negli ultimi mesi 
una serie di visite guidate ai resti della romana Histonium, al Museo 
Archeologico “Luigi Marchesani” di Vasto, al Parco Archeologico del 
Quadrilatero ed animerà la visita al Museo Archeologico del Vastese di 
Monteodorisio il prossimo sabato, 3 maggio.
Tale percorso di conoscenza avrà la sua degna conclusione con la visita 
guidata al Museo Archeologico di Schiavi di Abruzzo ed all’Area Sacra 
dei Templi Italici (l’intera giornata dell’11 maggio)
L’iniziativa di è aperta a tutti e si avvarrà della preziosa 
disponibilità del Comune di Schiavi di Abruzzo, oltre che delle guide 
messe a disposizione dal gestore nell’eventualità che il numero dei 
partecipanti superi le 40 unità.

Presentazione
Il Museo Archeologico di Schiavi di Abruzzo (MASDA) propone, in maniera 
scientifica ed allo stesso tempo affascinante, una sintesi dei 
ritrovamenti e degli studi che hanno interessato l’Area Sacra dei Templi 
Italici.

L’Area Sacra
Ubicato nel settore orientale dell’antico del Sannio Pentro, il sito si 
trova ad un’altitudine di poco inferiore ai 1000 m s.l.m., a circa 3 km 
dall’abitato moderno (1172 m s.l.m.) ed è noto nella letteratura 
archeologica per i resti di due templi sannitici ed in generale per gli 
interessanti ritrovamenti qui effettuati negli ultimi decenni. 
Facilmente accessibile ed aperto al pubblico, per la sua eccezionalità è 
stato interessato da diversi interventi di scavo, restauro, protezione e 
sistemazione per garantirne la fruizione.
I due templi che campeggiano nell'Area Sacra sono di estremo interesse 
per la storia dell'architettura etrusco-italica, sia per l’articolazione 
delle parti sia per la decorazione applicata in terracotta.
Una particolare curiosità suscitano i votivi anatomici qui rinvenuti, 
che gettano una luce di suggestione sul misterioso universo delle 
pratiche cultuali popolari antiche.
Nell’Area Sacra l’attività cultuale sembrerebbe continuare senza 
interruzione dall’età ellenistica fino alle soglie del XIV secolo, 
quando il sito fu sepolto da una frana. Sempre alla sfera del sacro 
sembra riconducibile la presenza, nelle immediate vicinanze dell’Area 
Sacra, di una necropoli che ha sinora restituito sepolture databili 
dall’XI secolo a.C. al IV secolo d.C.

Il Museo Archeologico di Schiavi di Abruzzo
Il MASDA vuole far conoscere al pubblico la storia di uno dei santuari 
italici meglio conservati e studiati del Sannio Pentro, proponendo 
all’attenzione del visitatore una selezione dei reperti più 
significativi, illustrati da un accattivante sistema di comunicazione.
Le scelte progettuali del Museo, condizionate anche dalla disponibilità 
degli spazi messi a disposizione del Comune, immettono il visitatore in 
un percorso obbligato ad anello, che approfondisce due tematiche 
principali:  l’Area Sacra, con un’analisi delle soluzioni 
architettoniche adottate nei due templi ed i rituali ad essi collegati; 
le sepolture ed i riti funerari, coi ricchi corredi di prima età 
imperiale provenienti dalle tombe ad inumazione e ad incinerazione 
rinvenute nella vicina necropoli.
Lo spazio espositivo è stato realizzato con una finalità essenzialmente 
didattica utilizzando vari tipi linguaggi comunicativi, che giocano coi 
colori, i suoni, la luce, le immagini, e dando largo spazio alle 
installazioni tridimensionali volte a "spiegare" in maniera diretta al 
visitatore alcune delle tematiche più rilevanti tra quelle trattate 
nell’allestimento.



Davide Aquilano
Presidente

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