venerdì 30 maggio 2014

FONDI EUROPEI: FORZA ITALIA, COMUNE DI PENNE NON HA COMUNICATO PRESENZA AREA INDUSTRIALE

Penne (Pe), 30 maggio 2014 – Nessuna esclusione dalla Regione Abruzzo, il Comune di Penne non ha mai trasmesso l’aggiornamento della sua zona industriale per l’accesso ai finanziamenti: l’ultima risale a 14 anni fa. Lo afferma il circolo cittadino di Forza Italia, che replica al sindaco Rocco D’Alfonso e al segretario provinciale della Cgil di Pescara, Domenico Ronca. «Come spesso è accaduto negli ultimi due anni, il sindaco Rocco D’Alfonso ha dimostrato di non conoscere la materia amministrative né quella comunitaria, e parla solo con frasi fatte. La responsabilità è del Comune di Penne». Lo afferma il circolo cittadino di Forza Italia. «La Commissione europea, nel 28 novembre 2007, ha approvato la carta italiana degli aiuti di Stato a finalità regionale per il periodo 2007-2013. Il provvedimento definisce le aree del Paese ammissibili alle deroghe di cui all'articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del Trattato CE, nelle quali sono ammissibili gli aiuti concessi alle grandi imprese e sono consentite intensità di agevolazione maggiori per gli investimenti delle piccole e medie imprese. Il Trattato deroga agli aiuti di stato per le aree svantaggiate, sia per le grandi imprese, sia per le PMI. I comuni, tramite l’ufficio tecnico interno e con l’ausilio dell’ufficio che si occupa dei dati statistici del censimento, avrebbero dovuto aggiornare e trasmettere le nuove particelle della zona industriale per accedere ai finanziamenti e il Comune di Penne non l’ha mai fatto. Ci risulta che, le particelle comunicate sono vecchie di almeno 14 anni e quindi mai aggiornate. Tutto ciò ci è stato confermato dal Dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico Vincenzo Gazerro. I comuni hanno l’obbligo di proporre a Regione e MISE tutti gli aggiornamenti. Sono i comuni che propongono le aree ammissibili ai finanziamenti attraverso la comunicazione ufficiale. Il mancato adempimento del Comune di Penne ha impedito, ad esempio, alle aziende di utilizzare i fondi di INVITALIA – AUTOIMPIEGO e Lavorare in Abruzzo 4. Per Lavorare in Abruzzo 4, come risulta dalla corrispondenza, le aziende attualmente insidiate nella zona industriale di Ponte Sant’Antonio sono state tutte escluse. Perché il Comune di Penne non ha effettuato la mappatura della zona industriale? Questo ha impedito di avere il riconoscimento. La cosa più grave è che Confindustria e Cgil hanno preferito criticare anziché studiare il motivo per il quale l’area pennese è stata temporaneamente esclusa. Il sindaco Rocco D’Alfonso non si è mai preoccupato della zona industriale di Ponte Sant’Antonio dove le poche imprese che vi operano sono senza servizi, depuratore e infrastrutture, come ad esempio la banda larga. Nell’ultimo consuntivo approvato, il capitolo per i fondi comunitari è clamorosamente fermo a zero. Non ci meravigliamo, il centrosinistra è tutto questo: bugie, debiti e tasse».(al.dal.) 

Nessun commento:

Posta un commento