Con una interrogazione urgente presentata dai senatori del M5S Castaldi,
Molinari, Girotto, è stato chiesto al Ministro della Economia e
delle Finanze di rendere conto della clamorosa bocciatura avvenuta nei
giorni scorsi, da parte della Assemblea di Eni SpA e Finmeccanica SpA, della
sua richiesta - in qualità di azionista di maggioranza e controllore delle due
società quotate in Borsa - di "discutere e deliberare in
merito alla proposta di introdurre nello Statuto sociale una apposita clausola
in materia di requisiti di onorabilità e connesse cause di ineleggibilità e
decadenza dei componenti il Consiglio di Amministrazione".
Il rifiuto emerso dalle assemblee degli azionisti delle due società che non
hanno approvato la richiesta del Ministro di inserire la clausola di
onorabilità, collegata anche “al processo di presentazione delle liste per la nomina
del nuovo Consiglio di Amministrazione, al fine di consentire ai soci di
valutare le conseguenze in termini di eleggibilità e di decadenza derivanti
dalla eventuale approvazione della stessa clausola statutaria”, getta delle
ombre sulle vere intenzioni di rendere trasparente la situazione soggettiva di
coloro che sono chiamati ad agire per conto dello Stato.
Nessun
inserimento, quindi, in “modo organico nell’ambito dello Statuto sociale” di
Eni SpA e Finmeccanica SpA, di un principio etico, condiviso - almeno a parole
- nell'ambito politico.
"La richiesta del Ministro per l’inserimento della clausola di
onorabilità - rilevano i senatori del M5S - è un atto dovuto anche come
conseguenza della risoluzione approvata dalla 10ª Commissione del Senato a conclusione
dell'esame dell'affare assegnato sui risultati delle principali società
direttamente o indirettamente partecipate dallo Stato; di quanto previsto nella
mozione sulle nomine approvata il 19 giugno 2013; e, soprattutto, nella
direttiva ministeriale del 24 giugno 2013, in ordine all'adozione di criteri e
modalità per la nomina dei componenti degli organi di amministrazione."
Per questo il M5S chiede al Ministro Padoan se intenda, ed in quali
termini, riproporre l'introduzione nello Statuto sociale di Eni SpA, di
Finmeccanica SpA e in quello di tutte le società partecipate quotate in Borsa
delle quali ha il controllo azionario di fatto della clausola in questione; se
consideri di dover invitare i componenti designati nei Consigli di
Amministrazione delle società partecipate quotate in Borsa a farsi carico della
riproposizione della norma bocciata nei relativi Statuti societari; se intenda
adottare una comunicazione formale di dissenso dalle decisioni assunte dalle
Assemblee di Eni SpA e Finmeccanica SpA relativamente alle indicazioni di
introdurre negli Statuti quella clausola.
Non ci sembra sia inutile, in un momento in cui la cronaca ci dà
continuamente notizie poco confortanti in merito, ricordare che chi agisce per
l'interesse pubblico debba avere i requisiti per averne l'onore.
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