venerdì 12 dicembre 2014

INCONTRARSI



Ho recuperato l’ardore giovanile, che ora, sovrapposto all’età della matura ragione e dell’equilibrio interiore, mi fa più apprezzare quello che mi circonda. Innamorarmi di te, dolce donna mia, sicuro approdo nelle tempeste, ispiratrice di rime sparse, non rende vana l’incipiente vecchiezza, che pure bussa alle porte del mio tempo. Il rimanente che mi verrà dato assomiglierà ad un giardino scosceso sul mare, ingentilito dagli asfodeli e dai papaveri rosseggianti nel biondo grano, modello di quello, oltre la ringhiera, che vide il nostro primo ansimare in una notte di splendente luna. Ci amammo subito, le mani senza indugio trovarono le mani in un abbraccio infinito, afflato di una storia ancora tutta da raccontare, se sarò capace di rendere ciò che ingegno umano non dice. Canterò te, il tuo cuore di donna innamorata, il tuo sorriso, i tuoi occhi.



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