La impotenza delle dichiarazioni del deputato
Amato, del sindaco di Vasto, del sindaco di Scerni rivelano di quanto vuoto sia
popolato l’universo della politica politicante di questi nostri inutili
amministratori, a proposito della minacciata chiusura di una serie di uffici
postali delle zone interne di una area della provincia di Chieti. Questi
politici che rappresentano partiti governativi (oggi sono tutti al governo nazionale dal PD del sindaco
Lapenna e della parlamentare Amato, a Scelta civica, da NCD a ex forza italia, da
una parte di SEL, a fuoriusciti di Forza Italia e a una parte dei grillini),
abbaiano alla luna dopo che Poste Italiane annuncia la soppressione di circa 20
uffici postali in zone già ampiamente penalizzate. Forse non si sono accorti
che le Poste Italiane rispondono solo a speculazione finanziaria a seguito
della privatizzazione. Che volete!
Dicono i nuovi padroni! Non e’ redditizio tenere aperti gli uffici per erogare
solo le pensioni alle persone anziane e deboli. Paesi e territori indeboliti a
causa delle soppressioni di tanti servizi come
ambulatori medici, guardie
mediche, piccoli ospedali viciniori, e di tanti nuovi disagi causati dai tagli
inferti dalle politiche del governo. “ Queste sono le riforme che servono al
paese dice Renzi, e in coro a seguire gli esponenti del PD”. Il Sindaco Lapenna si indigna dichiarando che
“ la decisione delle Poste è stata presa unilateralmente ma che verrà
contrastata dall’Anci Abruzzo di cui è presidente regionale”. La parlamentare
Amato di Vasto, invece interroga il ministro dello Sviluppo
economico per conoscere le ragioni che hanno indotto le Poste a predisporre un
piano che provocherà gravi disservizi per la nostra comunità”. Vedremo e verificheremo! Intanto registriamo che i
nostri due autorevoli esponenti del PD, il sindaco Lapenna e l’onorevole Maria
Amato, a fronte di diversi interventi pubblici della lista La Nuova Terra, che
hanno avuto ampio risalto dalla stampa e dal web e adesione dei cittadini,
nulla hanno fatto e nessuna iniziativa hanno intrapreso verso i responsabili
delle Poste italiane circa i problemi e i disagi che quotidianamente vengono scaricati
sugli utenti e cittadini di Vasto. Problemi che sono stati elencati e che
vogliamo di nuovo ricordare e sottolineare nel caso volessero i nostri
rappresentanti istituzionali decidere di muovere dei passi per alleviare i
disagi della utenza e avviare una discussione per risolvere gli altri problemi.
Ricordiamo che il Sindaco e la
parlamentare Amato sono stati votati dalla città e che sono anche consiglieri
comunali
A-
“Le raccomandate non
ritirate nello stesso giorno dagli utenti residenti (70% anziani) nel centro storico di Vasto dovranno essere
ritirate, non in Via Cavour, ma presso le Poste di Via Giulio Cesare o alle
Poste dell'Incoronata”;
B-
“il potenziamento
degli attuali uffici di Via Cavour con
personale aggiuntivo a causa delle lunghe file che si creano a seguito
dell'aumento della popolazione del centro storico”;
C-
“il risanamento e
la ristrutturazione della palazzina attigua di proprieta' delle Poste Italiane evitando
la sciagurata ipotesi della svendita della stessa; immediata rimozione dell'amianto che degrada incustodito e pericoloso
per la salute umana, ricorrendo alla legge regionale del 4 agosto n.11 per lo
smantellamento dello stesso); rimuovere la posizione pericolosa di alcune
imposte che a causa del degrado potrebbero cadere causando gravi danni a qualche passante”.
D- “gli uffici del centro storico di Vasto non
sono dotati di servizi igienici sanitari per le funzioni organiche della
utenza. Gli stessi uffici postali di Via Giulio Cesare vivono la stessa
condizione”
E- “Il mega ufficio
postale di Via Giulio Cesare, un grande supermarket dove puoi acquistare di
tutto dai servizi telefonici alle bambole e ai libri di moda, possiede nei
piani superiori oltre 2700 metri quadri
di locali inutilizzati e vuoti.
F-
Questi problemi
si riuscirà almeno a farli diventare oggetto di contrattazione con i
responsabili di Poste Italiane?. O no?
Vasto
9 febbraio 2015 Ivo Menna
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