lunedì 9 febbraio 2015

Chiusura degli uffici postali: le inutili proteste della politica


La impotenza delle dichiarazioni del deputato Amato, del sindaco di Vasto, del sindaco di Scerni rivelano di quanto vuoto sia popolato l’universo della politica politicante di questi nostri inutili amministratori, a proposito della minacciata chiusura di una serie di uffici postali delle zone interne di una area della provincia di Chieti. Questi politici che rappresentano partiti governativi (oggi  sono tutti al governo nazionale dal PD del sindaco Lapenna e della parlamentare Amato, a Scelta civica, da NCD a ex forza italia, da una parte di SEL, a fuoriusciti di Forza Italia e a una parte dei grillini), abbaiano alla luna dopo che Poste Italiane annuncia la soppressione di circa 20 uffici postali in zone già ampiamente penalizzate. Forse non si sono accorti che le Poste Italiane rispondono solo a speculazione finanziaria a seguito della privatizzazione.  Che volete! Dicono i nuovi padroni! Non e’ redditizio tenere aperti gli uffici per erogare solo le pensioni alle persone anziane e deboli. Paesi e territori indeboliti a causa delle soppressioni di tanti servizi come  ambulatori medici,  guardie mediche, piccoli ospedali viciniori, e di tanti nuovi disagi causati dai tagli inferti dalle politiche del governo. “ Queste sono le riforme che servono al paese dice Renzi, e in coro a seguire gli esponenti del PD”.  Il Sindaco Lapenna si indigna dichiarando che “ la decisione delle Poste è stata presa unilateralmente ma che verrà contrastata dall’Anci Abruzzo di cui è presidente regionale”. La parlamentare Amato di Vasto, invece interroga il ministro dello Sviluppo economico per conoscere le ragioni che hanno indotto le Poste a predisporre un piano che provocherà gravi disservizi per la nostra comunità”. Vedremo e verificheremo! Intanto registriamo che i nostri due autorevoli esponenti del PD, il sindaco Lapenna e l’onorevole Maria Amato, a fronte di diversi interventi pubblici della lista La Nuova Terra, che hanno avuto ampio risalto dalla stampa e dal web e adesione dei cittadini, nulla hanno fatto e nessuna iniziativa hanno intrapreso verso i responsabili delle Poste italiane circa i problemi e i disagi che quotidianamente vengono scaricati sugli utenti e cittadini di Vasto. Problemi che sono stati elencati e che vogliamo di nuovo ricordare e sottolineare nel caso volessero i nostri rappresentanti istituzionali decidere di muovere dei passi per alleviare i disagi della utenza e avviare una discussione per risolvere gli altri problemi. Ricordiamo che il Sindaco e la parlamentare Amato sono stati votati dalla città e che sono anche consiglieri comunali

A-    “Le raccomandate non ritirate nello stesso giorno dagli utenti residenti (70% anziani)  nel centro storico di Vasto dovranno essere ritirate, non in Via Cavour, ma presso le Poste di Via Giulio Cesare o alle Poste dell'Incoronata”;
B-     “il potenziamento degli attuali uffici di Via Cavour  con personale aggiuntivo a causa delle lunghe file che si creano a seguito dell'aumento della popolazione del centro storico”;
C-    “il risanamento e la ristrutturazione della palazzina attigua di proprieta' delle Poste Italiane evitando la sciagurata ipotesi della svendita della stessa; immediata rimozione dell'amianto che degrada incustodito e pericoloso per la salute umana, ricorrendo alla legge regionale del 4 agosto n.11 per lo smantellamento dello stesso); rimuovere la posizione pericolosa di alcune imposte che a causa del degrado potrebbero cadere  causando gravi danni a qualche passante”.

D-     “gli uffici del centro storico di Vasto non sono dotati di servizi igienici sanitari per le funzioni organiche della utenza. Gli stessi uffici postali di Via Giulio Cesare vivono la stessa condizione”
E-     “Il mega ufficio postale di Via Giulio Cesare, un grande supermarket dove puoi acquistare di tutto dai servizi telefonici alle bambole e ai libri di moda, possiede nei piani superiori oltre 2700 metri quadri di locali inutilizzati e vuoti.
F-     Questi problemi si riuscirà almeno a farli diventare oggetto di contrattazione con i responsabili di Poste Italiane?. O no?

Vasto 9 febbraio 2015   Ivo Menna  


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