La vicenda ha inizio oltre 20 anni fa,
allorquando vennero appostati i primi finanziamenti per la messa in sicurezza,
il consolidamento e la ristrutturazione dell’antica struttura. Ne seguirono
altri per lavori di consolidamento, restauro e miglioramento sismico, pari a
630.500 euro, a cura della Direzione regionale Beni culturali e Paesaggistici
dell’Abruzzo e poi ancora altri per un importo di 336.000 euro, per lavori di
valorizzazione del Palazzo Ducale, provenienti dal CIPE, in virtù dell’Accordo
di Programma Quadro – Abruzzo.
Nonostante tali finanziamenti, quel
che ad oggi è possibile vedere è soltanto un enorme gabbia di ferro attorno al
Castello, una sorta di pugno nel cielo di Carpineto che non poteva sfuggire ad
alcuni insegnanti scolastici, provenienti dall’Emilia Romagna, dalla Lombardia
e dalle Marche, in visita in Abruzzo per l’attuazione di un programma europeo
di sensibilizzazione ambientale, d’intesa con questa Associazione.
Ha dell’incredibile la storia degli
interventi sulla Residenza ducale di Carpineto Sinello. Dopo le tante
dichiarazioni di finanziamento e la lettura delle relative appostazioni su
documenti pur ufficiali, quel che è possibile riscontrare è la totale
inesistenza di lavori, la presenza, invece, da circa 10 anni, di impalcature in
ferro, orami arrugginito, che rivestono il perimetro della struttura e
nient’altro.
L’esistenza del monumento è segnalata
su guide turistiche e brochure di promozione del territorio abruzzese ma, di
fatto, è inibito persino avvicinarsi alla Castello. Cosa si aspetta ad
approfondire i motivi del fermo lavori, nonostante i finanziamenti dedicati al
suo recupero? Speriamo in un intervento del Ministro per i Beni e le Attività
culturali e della Regione Abruzzo, affinché, nei prossimi anni, sia possibile restituire
il Catello ducale di Carpineto Sinello, in sicurezza, alla fruizione dei
turisti.
Resterà alta l’attenzione di questa
Associazione, la cui attività mira proprio alla valorizzazione delle bellezze
abruzzesi che non possono certo essere impoverite dalle situazioni quali quelle
qui denunciate.
Questo comunicato viene inviato, per
loro conoscenza, al Ministero per i Beni e le Attività culturali, al Presidente
della Regione Abruzzo, alla Corte dei Conti de L’Aquila ed alla Procura della
Repubblica di Lanciano.
Paolo Leonzio
Direttore
Associazione Onlus Ambiente Sport e Cultura
Nessun commento:
Posta un commento