La vita sfuggì
dal candido petto,
assieme al sangue
che bagnò la nuda terra,
e il mare.
L’ombra del tempio,
estremo abbraccio,
coprì le dolci sembianze
e le tenere membra,
troppo presto.
Inerme virtù
piegò il ginocchio
del vincitore.
Giacinto Zappacosta
(riproduzione vietata)
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