Leggo di aggressioni verbali al sindaco, di intemperanze durante
il Consiglio comunale, note di condanna da parte del centrosinistra nei
confronti del consigliere comunale D’Alessandro che si sarebbe scagliato contro
il primo cittadino con offese anche della sfera personale. Ho l’impressione, considerato
che ero seduto anch’io tra il pubblico quando al consigliere D’Alessandro è
stato impedito di parlare nonostante ne avesse pieno diritto, che si voglia
spostare l’attenzione su altro, pur di mascherare la totale debacle del
centrosinistra al cospetto di argomenti, discussi in Aula, assai spinosi che
hanno visto la maggioranza sgretolarsi. Le cronache giornalistiche riferiscono
della lite degenerata a male parole, ma non dell’abbandono dell’Aula, ad avvio
di lavori, del vice Presidente del Consiglio Gino Marcello in aperto dissenso
con la sua maggioranza. Marcello non ha partecipato al voto sul bilancio di
previsione 2015, l’atto politico per eccellenza di un’amministrazione comunale.
Così come non leggo, dalle cronache, che sul piano triennale delle Opere
Pubbliche, i socialisti si sono astenuti e sulle tariffe Tari, cioè sui
rifiuti, oltre all’astensione dei socialisti si è registrata l’astensione del
Presidente della Commissione regolamenti, Elio Baccalà, in aperto dissenso con
la sua maggioranza. Non a caso, il voto sulla conferma delle tariffe Tari 2015
è stato di 10-9 con 3 astensioni. Per un pelo la maggioranza non è andata
sotto. Cosa dire, inoltre, dell’assenza in Consiglio dell’assessore socialista
Gino Masciulli che ha rimesso la delega al partito che continua a chiedere un
programma di fine consigliatura? Ed ancora, è un caso che Lapenna abbia
abbandonato l’Aula assieme al centrosinistra proprio mentre si discutevano le
mozioni sulla sicurezza in città e, successivamente, si sarebbe dovuto parlare
della chiusura della Casa di Riposo di Sant’Onofrio decretata dal sindaco con
proprio atto, lì dove le opposizioni avevano presentato una mozione con la
quale si chiedeva la revoca della ordinanza di chiusura? Ecco, la lettura
politica del Consiglio comunale di ieri è questa. Il resto è solo un modo per sviare dai temi
più sensibili della città che continua a sprofondare al cospetto di una classe
dirigente cittadina che non regge più il confronto politico in Aula.
Francesco Piccolotti
Nessun commento:
Posta un commento