Pescara, 25 giugno - "La
Regione Abruzzo ha disposto la chiusura dell'operatività dello Sportello
Artigiancassa". E' quanto denunciano le associazioni Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai
regionali, che lamentano la mancanza di un "preventivo
coinvolgimento per individuare una soluzione" e, in una lettera,
chiedono al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, un incontro per poter discutere della questione. La chiusura, come
spiegano le associazioni nel documento inviato al governatore e al vice
presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, è stata disposta con la
determina dirigenziale n. 20 del 12 giugno 2015.
"Su un
argomento così delicato e quanto mai attuale - si legge nella
lettera di Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai - ci saremmo aspettati un preventivo coinvolgimento delle associazioni
datoriali di riferimento per individuare congiuntamente una soluzione che
potesse venire incontro alle esigenze dei tanti artigiani che per oltre 50 anni
hanno beneficiato ed hanno potuto contare sulle agevolazioni degli strumenti
agevolativi in parola".
"Di fatto -
aggiungono - con soli 2 milioni di euro
si riuscirebbero a sanare le oltre 1.000
richieste pendenti presso la sede regionale di Artigiancassa e si potrebbe
garantire l’operatività per tutto l’anno 2015. Ci è doveroso ricordare che gli
interventi agevolativi gestiti da Artigiancassa hanno permesso, nel periodo
2010-2014, l’ammissione a contributo di 617 operazioni di finanziamenti per un
importo totale di 58 milioni di euro (Leggi 949/52 e 240/81) e di 6.786 operazioni
ammesse alla garanzia del Fondo Regionale di Garanzia con un importo garantito
di 94 milioni di euro".
"Per quanto
riguarda la sola operatività del Fondo Regionale di Garanzia - si legge
ancora - nel corso dell’intera gestione
della misura, sono state ammesse a garanzia 10.508 operazioni generando
finanziamenti per oltre 387 milioni di euro. Il dato evidenzia l’importanza che
il Fondo ha avuto nel corso degli ultimi anni, grazie al quale le micro e
piccole imprese artigiane hanno ricevuto un reale e concreto sostegno al
credito, così come i Confidi promossi dalle associazioni di categoria di
riferimento".
Le
associazioni colgono anche l'occasione per sollecitare la Regione su altri
aspetti cruciali. In particolare i rappresentanti dell'artigianato abruzzese si
soffermano sull'approvazione dei 14 regolamenti attuativi collegati alla
cosiddetta legge regionale sull'Artigianato (L.R. 23/09): "Se non tutti - sottolineano - almeno quelli più urgenti e già condivisi da tutte le associazioni
di categoria e fermi presso il Settore Artigianato della Regione".
Chiesta,
inoltre, una ricognizione dei Fondi Europei residui sulla vecchia
programmazione 2007/2013 da poter destinare alle politiche creditizie della
Regione, così come già richiesto nel corso della riunione dei Confidi che si è
svolta lo scorso 13 maggio. "Vogliamo
in ogni modo scongiurare il mancato utilizzo dei Fondi residui per doverli
restituire alla Comunità Europea - concludono Confartigianato, Cna,
Casartigiani e Claai - perché sarebbe un
peccato per la nostra economia e per la nostra regione".

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