“Amianto
a Casarsa?”, la notizia ci giungeva nel primo pomeriggio di venerdì 18
settembre. Recatici
sul posto, in gruppo, con sconcerto osservavamo che nel parcheggio sito proprio
a ridosso della spiaggetta con scogliera, giacevano due vasche in
Amianto-”Eternit, con l'interno corroso, chiaro uso pregresso di almeno 20-30
anni. Scattavamo delle foto per documentare lo “scempio”. L'atto sconsiderato
compiuto da ignoti ci mostrava le vasche in senso verticale, anziché
“ribaltate”, con la parte aperta soggetta al vento che poteva trasportare le
particelle microscopiche di eternit, con evidente rischio, soprattutto per i
bambini. Premesso che, come noto, in un centimetro di capello umano, si
affiancano ben 500.000 (cinquecentomila) particelle microscopiche di amianto e
che “basta una sola fibra microscopica” per causare il “Mesotelioma pleurico”,
a distanza di 10, 20, 30 e anche 40 anni, si rende l'idea di come non si possa
“scherzare” con tale realtà e ognuno dovrebbe trasformarsi in “sentinella”, non
solo di Casarsa e della nostra stupenda costa, ma di qualsiasi ambiente in cui si
vive. Verso le ore 15,30 si provvedeva a telefonare ai Carabinieri e ai Vigili
Urbani. Dopo circa un'ora, avuta certezza telefonicamente dalla Polizia
Municipale di un pronto intervento dei preposti al controllo e alla rimozione
dell'amianto, andavamo via. In effetti, sabato mattina,19 settembre, notavamo
che era stata recintata la zona interessata e, dopo nostri solleciti quotidiani
ai competenti uffici comunali, finalmente, venerdì mattina, 25 settembre,
verificavamo che le vasche erano state da poco rimosse. Sei giorni per la
rimozione possono essere anche un tempo accettabile, se consideriamo che a
livello nazionale, a ben 23 anni dalla Legge n. 257/92 di messa al bando
dell'amianto, il ritardo è mostruoso, visto che le stime ad oggi (per difetto)
di CNR e INAIL parlano di 32 milioni circa di tonnellate ancora da smaltire,
mentre si deve ancora realizzare il “Piano Nazionale Amianto”. In
Abruzzo, le cose non vanno meglio, considerando che non è dato sapere qual'è
l'esatto, attuale “Stato dell'arte” del “PRA”-Piano Regionale
Amianto (Bonifica, smaltimento e sorveglianza sanitaria), atteso che durante
l'iter di approvazione della Legge regionale n. 11/2009 erano stati censiti ben
2.375 siti con amianto (1900 edifici pubblici e 475 industriali). Chiederemo un
incontro con rappresentanti della Giunta e con il Presidente della
Commissione-Sanità della Regione Abruzzo, per avere un quadro aggiornato e
preciso e formulare le nostre proposte. Dunque, dopo la decina di incendi
dolosi a ”Punta Aderci” (già “Terza spiaggia d'Italia”), l'ormai evidente
attacco al Parco Nazionale della Costa Teatina ha toccato Casarsa, un'altra
“perla” del nostro mare, così cantata, dalla lontana America, dal sarto vastese
F. Paolo Votinelli, nell'inno alla sua città: “Aècche, l'acche de lu mare,
'mbuzzeneite de bbinzèine: a Ccasàrze sinde l'acche addurà de quarajèine...” (Quì.
L'acqua del mare, puzzolente di benzina: a Casarsa senti l'acqua odorar di corallina..).
Sono versi che denotano un attaccamento sublime alla propria terra e ai suoi
“tesori”. Non a caso Votinelli, emigrato a New York nel 1908, titolava la
canzone d'amore alla città natia, definita “Uaste bbelle, terra d'eure”. Ed
è per difendere con tutte le nostre forze, questa bellezza e questa “Terra
d'oro”, di Vasto e d'Abruzzo, che lo
scrivente, a nome della neo costituita Sez. di Vasto (Abruzzo) dell'AIEA Onlus,
cui si associa da Milano, per Medicina Democratica Onlus Nazionale, il Dr.
Fulvio Aurora, comunica l'adesione degli iscritti alla manifestazione di domani
14 ottobre, in Roma, indetta dal Coordinamento “NO OMBRINA”, per far ritirare
lo scellerato “Progetto Ombrina” e “Contro il saccheggio e la devastazione
ambientale in Italia”. Pertanto, AIEA e Medicina Democratica, si aggiungono con
partecipazione e passione civile, alle circa 500 Associazioni già aderenti al
programma di lotte del Coordinamento “NO OMBRINA”, ove già erano presenti
nostri attuali iscritti, nel loro ruolo di Rappresentanti Sindacali della
Confederazione COBAS d'Abruzzo. I nostri iscritti, inoltre, dai meno giovani ai
più giovani hanno sempre partecipato alle lotte decisive per la difesa
ambientale della nostra terra, a partire dagli anni '60-'70, dall'opposizione
popolare alla “Sangro-Chimica”, fino a
quella contro il “Centro Oli” di Ortona, per arrivare alla grande
manifestazione “NO TRIVELLE” in Termoli, del 7 maggio 2011, con il compianto
Lucio Dalla e alla fortissima mobilitazione di Lanciano del 23 maggio 2015.
Domani, quindi, tutti a Roma, per contribuire a “Liberare l'Abruzzo, da
Trivelle, Amianto, Veleni e Comitati d'Affari!”.
Vasto-Milano,
13.10.2015
- per la Sezione di Vasto
(Abruzzo) dell'AIEA Onlus
Antonio Colella
- per Medicina Democratica Onlus
– Nazionale
Fulvio
Aurora
Nessun commento:
Posta un commento