Gran brutta storia. La lingua
italiana ne esce stuprata, la moralità pure. La preparazione professionale non
è mai esistita. Unico rimedio: puntare alla poltrona di sindaco e prospettare
ai pochi ascoltatori la validità di un programma politico inesistente,
presentato come il migliore dei mondi possibili. Ecco il punto, con un risvolto
filosofico inaspettato, direi geniale, quell’essere e, contemporaneamente, quel
non-essere, un programma che non c’è e che pure viene celebrato dagli astanti. Essere
e non-essere, diceva in buona sostanza Platone, sono la stessa cosa. Chiedo scusa
al grande filosofo, forse il più grande, per l’accostamento improprio.
g.z.
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