venerdì 16 ottobre 2015

FALSIFICANDO TESTAMENTI / 8

Gran brutta storia. La lingua italiana ne esce stuprata, la moralità pure. La preparazione professionale non è mai esistita. Unico rimedio: puntare alla poltrona di sindaco e prospettare ai pochi ascoltatori la validità di un programma politico inesistente, presentato come il migliore dei mondi possibili. Ecco il punto, con un risvolto filosofico inaspettato, direi geniale, quell’essere e, contemporaneamente, quel non-essere, un programma che non c’è e che pure viene celebrato dagli astanti. Essere e non-essere, diceva in buona sostanza Platone, sono la stessa cosa. Chiedo scusa al grande filosofo, forse il più grande, per l’accostamento improprio.

g.z.

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