ANCORA UNA VOLTA STUDENTI IN RIVOLTA
Agguerriti, decisi, oggi 17 novembre in migliaia gli
studenti si sono riversati per le strade di Pescara, ancora una volta, per
difendere il diritto allo studio, minacciato dalla “Buona Scuola”, dalla crisi,
da politiche lontane dalla realtà dei ragazzi. Il corteo, partito dal ponte del
mare, passa davanti agli uffici della Provincia. "Vergogna!", gridano
i ragazzi, "le scuole ci crollano sulla testa, ma i
fondi dove sono?". Sono in particolare i giovani del De Cecco, del
Misticoni-Bellisario, che vivono una drammatica realtà scolastica. Il corteo
ferma a piazza salotto, i rappresentati di tutte le scuole parlano, si discute,
emergono problemi. "Bisogna valorizzare l'istruzione, la “Buona Scuola” è
una riforma censitaria, aumenta la disparità tra istituti, è necessario
praticare un'alternativa". È Aksel Nikaj a parlare, coordinatrice del
Collettivo Studentesco Pescara, esprimendo il pensiero di tutti gli studenti in
piazza. E muovendosi nella direzione del diritto allo studio il CSP ha avviato
una serie di progetti che prevedono modifiche al sistema dei trasporti pubblici
in favore dei ragazzi e un centro aggregativo giovanile, per il quale si sono
già ottenuti 40000 € di fondi. Si dibatte anche su “Ombrina Mare”, il progetto
che vuole costruire piattaforme per l’estrazione petrolifera a pochi km dalla
costa. " È scandaloso!", afferma un attivista No Ombrina, "Si
vuole distruggere il patrimonio ambientale di una regione, per favorire poche
multinazionali.". La manifestazione si conclude con un minuto di silenzio
per quelle persone, in tutto il mondo, vittime del terrorismo.
Nessun commento:
Posta un commento