martedì 10 novembre 2015

TRESSETTE A PERDERE

Ombrina Mare tra fasti e nefasti. Le ipocrisie della sinistra


Assisteremo al massacro definitivo del nostro territorio. L’importante, come sempre, è salvare le chiappe, la poltrona, le prebende e tutto il resto, salvo la reputazione, persa ormai da tempo. La sinistra evolve nel peggio che si possa immaginare, nell’ipocrisia invereconda di chi per anni ha giocato a perdere sulla pelle nostra e di quelli che verranno dopo di noi. I quali ci malediranno, non riuscendo a capire come si possa essere così ottusi da distruggere mare, paesaggio e quella bellezza che il Padre Eterno ci ha donato. Lapenna, per esempio, fa finta di cadere dalle nuvole: impreca, fa demagogia, finge di dispiacersi. Ma prima, dov’era? Al bar? Da Renzi, passando per D’Alfonso e arrivando fino a piazza Barbacani in Vasto, la filiera ha un solo colore. La battaglia delle carte bollate serve solo per andare in televisione.

Giacinto Zappacosta

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