Dopo alcuni
interventi del prof. Luigi Murolo sullo scarto esistente nello Stemma di Vasto
tra la descrizione dello Statuto Comunale e la sua rappresentazione grafica
nota a noi tutti Vastesi, la vicenda è approdata in Consiglio Comunale nella
seduta del 29 dicembre 2015. Si tratta di mettere le mani nello strumento regolativo
più importante della città. L’amministrazione attiva in sede di Consiglio ha
dichiarato di voler richiedere la certificazione di un istituto araldico sulla
blasonatura dell’arme tradizionale. Si tratta in realtà di una blasonatura
molto semplice, che il prof. Murolo ha restituito in questi termini: «inquartato
al 1° e al 4° d’argento e al 2° e al 3° di rosso». Stiamo parlando del famoso
stemma bianco/rosso tanto caro ai Vastesi. Ma perché cambia qualcosa se, al di
fuori del linguaggio araldico, qualcuno scrive: «in alto, a partire da
sinistra, il primo quarto d’argento (o bianco) e il secondo quarto di rosso. In
basso, sempre da sinistra: terzo quarto di rosso, e il quarto quarto d’argento
(o bianco)»? Si può scrivere anche in altri modi con la lingua comune. L’importante
è comunicare. E c’è bisogno di una certificazione esterna per parlare di una
cosa che anche le pietre conoscono? E poi, chi certifica il cosiddetto istituto
di certificazione? Un altro istituto di certificazione che, a sua volta, deve
essere certificato?
La sezione di
Italia Nostra del Vastese si è rivolta al prof. Luigi Murolo per chiarire il
perché si è giunti a questa singolare situazione che coinvolge l’identità
storico-culturale della città.
La conversazione si
terrà presso l’Agenzia della Promozione Culturale di Vasto, giovedì
14 gennaio 2016 alle ore 17,30.
Prof. Davide Aquilano
Presidente della Sezione di Italia Nostra del
Vastese
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