giovedì 10 novembre 2016

LE SPERICOLATE ACROBAZIE DI ZIO E NIPOTE CHE DI COGNOME FANNO MENNA


Cominciamo dal più anziano. Era all'opposizione, da sempre. Direi caratterialmente contro. In fondo, piaceva per questo.
Ivo Menna, dunque, il vulcanico comunista ambientalista e simpaticamente casinista. Talmente incasinato da costringermi, nel passato, prima di pubblicarli, a correggere i comunicati stampa che mi mandava, carenti in ordine alla punteggiatura, quando erano vergati con sufficiente dignità.
Lo zio Ivo, dicevo. Cambia le carte in tavola. La verità è che l'amministrazione comunale, pur di favorirlo a proposito del teatro Rossetti (il sindaco, more solito, si è dovuto assentare al momento del voto), si è infilata in un terreno sdrucciolevole e pericoloso, tanto da dover fare macchina indietro. Goffamente, Ivo tenta di recuperare a livello di immagine, in queste ore un po' sbiadita, per la verità.
Ma lasciamo perdere. Il problema è ben più grosso, e risiede nell'approccio di un sindaco, e siamo quindi al nipote, che vive un gigantesco conflitto di interessi, talmente rilevante da sentirsi in dovere di preavvertire, qualche tempo addietro, ma comunque ben dopo le elezioni, della prossima e spesseggiante necessità di assentarsi in concomitanza col voto. Causa: famiglia estesa. E' normale tutto questo?

Giacinto Zappacosta

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