Non tutti i consiglieri comunali di opposizione sono uguali. Fortunatamente.
La genesi di qualcuno, mentore il fratello sindacalista, è nella scelta operata a primarie svolte. Fuor di metafora: prima vedo chi vince, poi mi schiero. Non mi piace.
C'è da chiedersi, e me lo chiedo da tempo, che idealità possa albergare in un animo così affamato di vittoria.
Non sto censurando l'indole, ché, anzi, i due fratelli sono affabili, gioviali, disponibili al dialogo e ai rapporti personali. Però il dubbio verte sulla capacità del consigliere di svolgere una opposizione seria, forte, qualificata.
Come dice l'adagio popolare? Meglio soli, all'opposizione e nella vita, che male accompagnati.
g.z.
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